"Da Napoli a Firenze per dire no a riforma menzognera"

Lopa e Catapano: la vittoria del No al referendum sarà un punto di svolta fondamentale

È una riforma illegittima nelle sue fondamenta in quanto approvata da un Parlamento dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, sotto la pressione di un Premier non eletto dal popolo...

L'impegno comune di Azione Nazionale e delle varie componenti di Destra del Paese sul No al referendum rappresenta un cardine per la ricostruzione di una destra  unitaria, forte, sociale e popolare.

Lo dichiarano in una nota il Portavoce di Prima l’Italia Comitato per il No Napoli Sociale Sovranità Nazionale, Rosario Lopa e l’esponente di Azione Nazionale-Napoli Capitale, Alfredo Catapano commentando la manifestazione di questo pomeriggio a Firenze per il NO al Referendum e al Governo.

È una riforma illegittima nelle sue fondamenta in quanto approvata da un Parlamento dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, sotto la pressione di un Premier non eletto dal popolo. Una riforma menzognera in quanto non abolisce il Senato e non riduce i costi della politica, in quanto il Senato rimane in piedi con i suoi costi per servizi e personale ed i senatori vengono sostituiti da sindaci e consiglieri regionali ai quali verrà riconosciuta una diaria e l’immunità parlamentare dove si riduce la sovranità popolare perché i Senatori saranno scelti non dai cittadini ma da accordi fatti nel’ambito della peggiore partitocrazia, quella regionale.

La vittoria del No al referendum costituzionale sarà un punto di svolta fondamentale per ripristinare la sovranità popolare nel nostro Paese, per rilanciare il Sud come motore di sviluppo dell’Italia e per un centrodestra rinnovato ed unito che torni alla guida del Paese. Il Mezzogiorno è contrario perché questa riforma non riconosce nulla al Sud e continua a dare un colpo gravissimo alle province. Promuovere una Repubblica presidenziale e la macroregione del Sud. Con queste iniziative come Firenze, Napoli, Cosenza, Reggio Calabria , Milano, Roma ecc. si può tenere insieme l’unita nazionale e dare la giusta autonomia al Sud per andare verso sviluppo e lavoro. Così come l'impegno referendario deve favorire l'unità del centrodestra, a maggior ragione deve essere lo strumento per abbattere ogni barriera politica tra coloro che vengono dalla comune esperienza del M.S.I Alleanza Nazionale. Contrastando questa nuova forzatura di Renzi  può rinascere un nuovo polo identitario di destra ed un centrodestra rinnovato ed unito per tornare a nuove elezioni e alla guida del Paese. Bisogna dire no al’attuale riforma non per conservare l’esistente, ma per permettere al Parlamento di approvare una Legge Costituzionale che preveda l’abolizione del Senato e la sua sostituzione con un’Assemblea costituente eletta direttamente dal popolo che riscriva la seconda parte della Costituzione, come accadde nel 1946.

Noi saremo in prima linea in questa battaglia per salvare l'Italia, collaborando con tutti coloro che vogliono farla davvero mah per realizzare tutto questo è a recarsi alle urne, il prossimo 4 dicembre portare alla vittoria il No al referendum diventa un passaggio fondamentale per rilanciare la sovranità popolare e per tornare a nuove elezioni nella prossima primavera per avere un Governo finalmente eletto dal popolo e una Assemblea costituente realmente in grado formulare un testo ampiamente condiviso di nuova Costituzione.

Redazione Na