Pomigliano, Cobas contro la Fiat: «Dov'è il piano Alfa Romeo?»

Dopo il ricorso di 50 operai al Tribunale del Lavoro, il sindacato prepara un'assemblea pubblica

Dopo il ricorso per discriminazione presentato mercoledì scorso alla Sezione Lavoro del Tribunale di Nola da 50 operai ed operaie del WCL (reparto logistico distaccato a Nola dalla FCA Italy Pomigliano - l’azienda guidata da Marchionne), Slai Cobas annuncia ulteriori iniziative da mettere a punto coi lavoratori in una prossima Assemblea Pubblica a Pomigliano e per “controbilanciare, da parte operaia, l’autoritarismo aziendale basato sulle violazioni di legge e sulle discriminazioni ‘ad excludendum’ e dato dagli accordi accondiscendenti dei sindacati firmatari, vecchi e nuovi”.

Il sindacato contesta alla Fiat e al suo manager Marchionne il mancato accentramento e il rilancio della produzione mondiale Alfa Romeo dallo stabilimento di Pomigliano d'Arco, promesso nell'ormai lontano 2004, l'anno del cosiddetto "piano quinquennale 2003/2007). Il che comporterebbe, sempre secondo il sindacato, «una fenomenale anoressia occupazionale e dei diritti dei lavoratori a Pomigliano e nel resto d’Italia, indipendentemente dagli erratici picchi di vendita della Panda bastanti appena a far lavorare la metà degli addetti o degli altri modelli in produzione; nonché una fenomenale bulimia dei profitti di Marchionne e degli azionisti a spese degli operai e dello Stato».

 

Redazione