Sanità Campania: molte più visite in intramoenia che pubbliche

Il report di Cittadinanzattiva: un trend che si registra in tutte le aziende ospedaliere

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Cittadinanzattiva nelle scorse settimane ha avviato anche una istanza di accesso civico presso le Regioni per conoscere i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate in regime pubblico e in intramoenia, e verificare gli eventuali provvedimenti messi in atto dalle amministrazioni laddove sia stato superato il limite previsto dal Piano nazionale di governo delle liste di attesa nel rapporto tra le due attività. Il resoconto puntuale della istanza sarà reso noto nelle prossime settimane. Particolarmente allarmante il quadro della CAMPANIA, dove la stessa Regione segnala che il numero di prestazioni erogate nel canale pubblico è inferiore, per tutti gli esami e le visite monitorate, a quelle erogate in intramoenia, e questo vale presso tutte le Aziende ospedaliere. 

Ecco alcuni dati particolarmente negativi nel 2022: "presso l'Ospedale Cardarelli di Napoli sono state somministrate 1255 visite ortopediche in intramoenia e nel pubblico 112; presso l'Ospedale dei Colli sempre a Napoli, nessun eco addome è stato somministrato nel pubblico, ne sono stati fatti 111 in intramoenia; presso l'Ospedale Moscati di Avellino, sono state somministrate 7 visite cardiologiche pubbliche e 979 in regime di intramoenia; al San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona a Salerno, effettuate 91 ecografie ostetriche nel canale pubblico e 329 in intramoenia. nonché attraverso la messa in rete nei Cup delle agende di prenotazione di tutte le strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate per favorire una migliore programmazione e trasparenza dei tempi di attesa, E non da ultimo bloccando, a livello regionale, le prestazioni in intramoenia laddove queste superino come numero quelle erogate nel canale pubblico, come previsto dallo stesso Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa. Dal punto di vista delle risorse non utilizzate, ricordiamo che ancora un terzo dei 500 milioni di euro messi a disposizione dal livello centrale per il recupero delle prestazioni non erogate a causa della pandemia, non sono stati impiegati dalle Regioni: si tratta di circa 165 milioni che rischiano di andare sprecati". 

Gli ultimi monitoraggi pubblici ci dicono che il Molise ha investito solo l'1, 7% di quanto aveva a disposizione, circa 2,5 milioni; male anche la Sardegna (26%), la Sicilia (28%), la Calabria e la Provincia di Bolzano (29%)", afferma Anna Lisa Mandorino, Segreteria generale di Cittadinanzattiva. L'organizzazione nelle scorse settimane ha avviato una campagna di mobilitazione permanente dal titolo "Urgenza sanità" e una relativa petizione su Change.org per chiedere il superamento delle liste di attesa.