Proiezioni che danno un quadro chiaro di una crisi economica senza precedenti per la Campania quelle fatte dallo Svimez per il 2020.
Secondo i dati infatti nel complesso del 2020 il Più regionale campano si ridurrebbe dell’8%, misura sotto la media nazione che è prevista ad un -10% secondo le proiezioni di Banca d’Italia.
Il dato è merso nel corso della presentazione alla stampa del volume "L'aggiornamento congiunturale sull'economia della Campania" curato dalla Banca d'Italia.
In Campania la situazione “è sicuramente critica e difficile", ha detto Antonio Cinque, direttore della sede di Napoli della Banca d'Italia, sottolineando come l'evoluzione della congiuntura economica sia legata "all'andamento dell'epidemia e alla recrudescenza del virus". Per il capo della divisione analisi di Banca d'Italia, Paolo Emilio Mistrulli, si tratta del crollo del Pil "più alto degli ultimi dodici anni e sicuramente il crollo peggiore della Campania, il crollo più forte della storia in tempi di pace".
Flessione del fatturato e degli investimenti, calo dell'occupazione soprattutto nel settore dei servizi e freno dei consumi: questi i tre fattori principali della crisi.