Il mistero del Caravaggio ritrovato: gli esperti si dividono

Nei prossimi mesi la verità. Venne dipinto a Napoli

Questa è la la storia di un quadro ritrovato in una soffitta di Francia. Una versione del celebre dipinto di “Giuditta e Oloferne” è stata scoperta nel solaio di una vecchia casa di campagna nei dintorni di Tolosa. E’ il quadro che Caravaggio dipinse a Napoli, secondo Eric Tarquin a capo del team che sta curando gli studi sulla tela,  tra il 1600 e il 1610, e da dove sparì misteriosamente nel XIX secolo. Il quadro, rinvenuto nel 2014, è stato mostrato per la prima volta ieri a Parigi. Dagli studi finora effettuati sul dipinto è indubbia la mano di Michelangelo Merisi. Ma i critici d’arte si dividono. Il ministero della Cultura francese ha disposto che la tela non esca dal territorio nazionale. Caravaggio dipinse due versioni della “Giuditta e Oloferne”, una a Roma - conservata nella Galleria Nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini - l’altra dipinta a Napoli e di cui non si hanno più notizie dal XVII secolo. Gli esperti studieranno l’opera nei prossimi mesi.

La 'Giuditta e Oloferne' ritrovata verrà ora affidata al Louvre per un'approfondito studio che potrebbe durare anche trenta mesi e che dovrà determinare se si tratta davvero di un lavoro originale di Michelangelo Merisi o di un suo (comunque bravissimo) seguace. 

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