"Il napoletano dal latino deriva". Addio al professore Iandolo

E' morto la scorsa notte a 76 anni Carlo Iandolo

«anche un vocabolo poco apprezzato può suonare come una dotta citazione», diceva il grande studioso

Solo pochi giorni fa è morto Renato de Falco ieri notte si è spento a 76 anni, un altro grande studioso della lingua napoletana, Carlo Iandolo. Autore di diverse grammatiche, vocabolari, ha ricostruito la storia nel tempo dei principali lemmi napoletani. Grazie a lui sono stati di nuovo nobilitati termini ritenuti appartenenti al modo popolare. Parole che fino a prima dei suoi studi si pensava fossero volgari e rozze: La derivazione etimologica resta il cuore della sua grande ricerca. Lo diceva sempre Iandolo, «anche un vocabolo poco apprezzato può suonare come una dotta citazione».

E faceva spesso il caso di mugliera, che deriva dal latino mulíer. Iandolo sottolineava sempre che il napoletano, pur essendosi modificato nel tempo per influenze e contaminazioni, dal latino deriva, anche se non dal latino scritto o classico, studiato nelle scuole, ma dal latino parlato tra vicoli e strade. Tra la gente.

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