E' stata una Pasquetta da record per musei e monumenti in Campania presi d'assalto dai turisti, in migliaia a Napoli tra Capodimonte e museo archeologico che nel pomeriggio hanno anche affollato le strade dei Decumani. Un boom di presenze che ha travolto naturalmente anche gli scavi di Pompei dove però si è materializzata anche l'altra faccia del turismo, quella poco edificante. Una bella giornata trascorsa agli scavi si è trasformata in un incubo per 11mila turisti lasciati a piedi dalla Circumvesuviana. Una Pasquetta che difficilmente dimenticheranno. Le bellezze ammirate nel sito archeologico hanno lasciato spazio ben presto alla deprimente realtà del disservizio pubblico. Lo stop ai treni ieri è scattato alle 13 mentre il sito ha chiuso alle 17 e subito si è scatenato il caos tra pianti di disperazione e proteste. La dirigenza della Circumvesuviana si difende precisando che sul portale c'erano tutte le indicazioni ma pochi turisti prima di mettersi in viaggio hanno pensato di collegarsi al sito internet della Circum, abituati a realtà dove i mezzi pubblici, specie nei giorni di festa, effettuano corse ogni 5 minuti e 24 ore su 24. I tour operator hanno dovuto fare i salti mortali per reperire mezzi di trasporto alternativi e riportare in albergo i clienti. Insomma l'altra faccia del turismo su cui bisogna ancora lavorare, quella che rischia di offuscare numeri lusinghieri di un rilancio del settore per la nostra regione