"Io la misteriosa Elena Ferrante? Chiunque mi conosce riderebbe davanti a questa notizia. Non sono una scrittrice, ma una docente. Mi definisco una "giudicante analitica" che maltratta e boccia gli studenti perché non sanno dov'è l'India. Sono una persona razionale, in quello che produco non c'è componente artistica". Marcella Marmo risponde così ai cronisti che l'hanno presa d'assalto dopo che il suo nome è quello dato come l'autrice del grande successo letterario degli ultimi anni: L'amica geniale. Il telefono della professoressa ordinaria di storia contemporanea all'università Federico II, non smette di squillare dopo che si è sparsa la notizia che Marco Santagata, finalista all'ultimo premio Strega con Come donna innamorata , la indica - in un articolo pubblicato su La Lettura , supplemento del Corriere della Sera - come Elena Ferrante.
Secche le smentite da parte delle persone più vicine alla scrittrice amatissima in Italia e all'estero. Come Sandra Ozzola, editrice di e/o, che pubblica tutti i suoi libri: "Non è lei, tutto il resto è inutile. Certo è che ogni volta che riappare sulla scena succede qualcosa: ora c'è il Booker Prize in ballo (la Ferrante è candidata nella sezione internazionale del premio, ndr) e guarda caso viene fuori questa storia".