Insigne: indaga il pool delle rapine ai calciatori del Napoli

Inquirenti al lavoro. Il campione sentito in Procura

L'attaccante del Napoli era alla guida della sua Mercedes quando poco prima della mezzanotte, mentre era fermo a un semaforo nella zona di Mergellina, sul lungomare di Napoli, entrarono in azione due rapinatori, entrambi con il volto coperto

Lorenzo Insigne è stato ascoltato in procura. Domande al campione per ricostruire la rapina di sabato in via Gramsci. Il calciatore è stato vittima sabato scorso mentre era in auto insieme con la moglie e due amici. Anche la moglie Jenny è stata sentita dagli inquirenti. L'inchiesta è condotta dai pm del cosiddetto «pool reati da stadio», composto dai pm Stefano Capuano, Vincenzo Ranieri e Danilo De Simone, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.
Ricco il bottino del colpo: i banditi sono riusciti a rubare il Rolex che Insigne portava al polso, due bracciali con pietre preziose indossati dalla moglie Jenny, il denaro contante in possesso della comitiva, 800 euro. Bottino complessivo del colpo, circa 30mila euro. Il rapinatore disse al giocatore: «La prossima partita, dedicami un gol». Il pool di inquirenti al lavoro è lo stesso che ha indagato su diverse rapine avvenute negli anni scorsi ai danni di calciatori del Napoli o di alcune loro compagne.