L'omicidio stradale è legge. L'aula del Senato ha detto «sì» al voto di fiducia chiesto dal governo sul ddl. I voti a favore sono stati 149, 3 i contrari e 15 gli astenuti. Il via libera al provvedimento, nel testo tornato dalla Camera, è definitivo. In sede di votazione la maggior parte dei senatori di Ala, 13 su 19, ha optato per l'astensione (che in Senato vale come voto contrario) mentre gli altri non hanno partecipato al voto.
In estrema sintesi, la legge prevede, per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti eppure provoca la morte con comportamenti alla guida particolarmente pericolosi, la pena della reclusione compresa tra 5 e 18 anni, a seconda della gravità dei casi, e la sanzione accessoria della revoca della patente, che va, sempre a seconda dei casi, da un minimo di cinque a un massimo di trent’anni. Previsto anche l’arresto in flagranza (obbligatorio nei casi più gravi, facoltativo negli altri ma escluso in caso di lesioni se il conducente si ferma a prestare soccorso).