Si chiama "Scuola al Centro" il progetto presentato dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per risollevare le aree degradate del Paese, quelle che in un'intervista rilasciata ad Avvenire ha definito le "tante Caivano d'Italia", con riferimento al comune in cui è avvenuta la drammatica morte della piccola Fortuna Loffredo.
Le lezioni estive saranno ben diverse da quelle curricolari, e offriranno progetti legati all’autoimprenditorialità, all’avvicinamento alla musica e alla lettura, attività sportive, laboratori artistici e teatrali tutti con un comune denominatore: la conoscenza del territorio di appartenenza.
Il progetto prevede l'apertura delle scuole anche d'estate in quattro aree metropolitane: Roma, Napoli, Milano e Palermo. Dal 15 giugno, e fino a settembre, gli istituti che vorranno aderire dovranno presentare le proprie candidature per poi avviare la "sessione estiva" dal 1 luglio.
Ecco cosa prevede il programma: "In estate, quando le scuole sono chiuse, per moltissimi bambini e ragazzi che non possono andare in vacanza - ha spiegato il ministo - l’alternativa è stare sulla strada. Perciò, a Napoli vogliamo tenere aperte le scuole dal prossimo 15 giugno fino a settembre. Abbiamo stanziato 4 milioni e 100mila euro, destinati a 275 istituti partenopei. Il nostro impegno è deciso e immediato. Ci sarà un bando, pubblicato sul sito www.areearischio. it, destinato a 4 aree metropolitane (Napoli, Palermo, Milano e Roma) per un investimento complessivo, con mio decreto, di 10 milioni di euro in 541 istituti scolastici. Ci vuole un esercito di maestre ed educatori, per occupare spazi di cui potrebbe impossessarsi chi ha altri progetti sulla vita dei ragazzi".
Redazione