Palio del Casale a Camposano: «Stop al massacro degli asini»

La dura presa di posizione degli attivisti della Lega Nazionale per la Difesa del Cane

Anche quest anno, nel Comune di Camposano si svolgerà il "Palio del Casale" che consiste in una competizione tra asini cavalcati da fantini. Ma gli attivisti della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, delegazione Battipaglia, non ci stanno e chiedono il ridimensionamento della manifestazione per tutelare la vita degli equidi. «Insieme all’On. Paolo Bernini, M5S, abbiamo provveduto a diffidare legalmente gli organizzatori di tale competizione tramite l'Avv. Sara Falletta e a notiziare tutti gli organi competenti affinché la normativa a tutela del benessere degli equidi sia rispettata. Sebbene agli occhi delle persone meno sensibili alle tematiche animaliste tali manifestazioni possono sembrare innocue, esse nascondono un mondo di crudeltà e sofferenza per gli animali che vengono caricati sui camion, poi, impauriti dalla folla e dalla musica spronati a correre mediante l'ausilio di frustini e speroni. Nel caso specifico, furono sollevate polemiche anche qualche anno fa proprio per l’utilizzo di quest ultimi».

«Non di rado inoltre - prosegue la nota degli attivisti della Lega Nazionale per la Difesa del Cane - abbiamo appreso dalla cronaca recente di incidenti che in alcuni casi hanno provocato la morte degli equidi. Citando infatti l’articolo 544 quater c.p. introdotto dalla Legge 189 del 2004, “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni e con la multa da 3.000 a 15.000 euro. In alcuni comuni in passato abbiamo constatato che addirittura gli animali fossero costretti a correre sul cemento, con conseguente aumento del rischio che scivolassero; altre volte le transenne non a norma hanno fatto si che gli animali, oltre ad essere esposti ad ulteriori rischi, rappresentassero un concreto pericolo anche per il pubblico. Chiediamo quindi che questo tipo di manifestazione anacronistica venga sostituita con competizioni in cui a sfidarsi siano gli uomini così che possano mettere in risalto le proprie abilità».

 

Redazione Na