Nel Comune di Acerra non esistono rischi di inquinamento elettromagnetico. Lo stabilisce una sentenza del Tribunale di Nola pubblicata appena qualche giorno fa: il 26 aprile. Il gip Paola Borrelli, infatti, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale avviato in seguito ad una denuncia di alcuni dipendenti comunali e di due esponenti politici, contro l’installazione del ripetitore per la telefonia mobile sul tetto della casa comunale. La denuncia era stata inoltrata alla Procura di Nola nel maggio del 2013. L'obiettivo: contrastare l'installazione dell'antenna avvenuta nel 2011, in ottemperanza della delibera n. 20 del 18 giugno 2008 approvata dal consiglio comunale.
Nell’ordinanza di archiviazione il giudice Borrelli ha stabilito che la documentazione acquisita agli atti evidenziava come il comune di Acerra avesse commissionato sia un’indagine preventiva sui livelli di inquinamento elettromagnetico nell’ambito del territorio comunale prima dell’installazione del ripetitore sul tetto della casa comunale, sia un’indagine previsionale sui livelli di emissione specifici nell’edificio, sia un’indagine successiva, ad installazione effettuata. Nei primi due casi, era stata rilevata l’assenza di valori che superassero quelli delle soglie previsti dal decreto dovernativo del 2003. Lo stesso è accaduto per quanta riguarda la verifica svolta successivamente all’installazione del ripetitore, laddove furono effettuate specifiche misurazioni in vari punti della casa comunale che hanno evidenziato il mancato superamento non solo dei valori di esposizione, ma anche di quelli di attenzione, salvo che per un punto, posizionato sul tetto dell’edificio a due metri dall’antenna, con un valore comunque ben lontano da quello limite di esposizione.
Redazione Na