Nugnes: De Magistris e Renzi, stessa pasta

"In cosa sarà trasformata Bagnoli non è dato ancora saperlo"

La portavoce Senatrice M5S Paola Nugnes ha le idee chiare su Bagnoli e sulla visita di Renzi a Napoli...

 

“Renzi, che ha invitato i Parlamentari campani alla cabina di regia con colpevole ritardo, ha dichiarato di aspettare De Magistris a braccia aperte e sono sicura che l'abbraccio ci sarà, o meglio ci sarà sicuramente se De Magistris dovesse confermarsi Sindaco. A parlare è la portavoce Senatrice M5S Paola Nugnes.

Una volta liberatosi di questa campagna elettorale, il Sindaco si precipiterà a dismettere gli abiti della barricata, che ha vestito con i movimenti cittadini in questi ultimi mesi,  per tornare (finalmente)  ad indossare gli abiti a lui più congeniali di colui che siede conformato ai tavoli, a firmare protocolli di intesa, ad accettare accordi.

Non darà fastidio al conducente, sicuramente, come è stato in questi lunghi inutili cinque anni, per Napoli est, il Porto, le periferie, le bonifiche, accontentandosi di ottenere qualcosa. ‘Qualcosa’ di ciò che ha promesso, non nelle piazze,  si intende, ma in termini di volumetrie e di concessioni ad amici ben più influenti.”

La Senatrice Nugnes ribadisce come in fondo il progetto di De Magistris, per chi lo ha visto, non differisce molto da quello di Renzi:

"’Premialità’ volumetriche,  investimenti dei privati per rendere appetibile il piano, abitazioni e strutture ricettive vicino alla spiaggia e disseminate nel parco (che perderà la valenza di polmone verde per trasformarsi nella migliore delle ipotesi in una serie di giardinetti condominiali), appetibile ad appetiti imprenditoriali, famelici, diciamo noi, che sicuramente non faranno gli interessi della collettività.” In cosa sarà trasformata Bagnoli non è dato ancora saperlo.

“Si sa che la definizione del Piano Urbanistico è miseramente usurpata agli enti locali e accentrata al potere centrale;  e su questo dato di fatto non può non suonare alle orecchie di chi legge la campana a morte per la pianificazione territoriale, senza che le voci autorevoli  che ci si aspetterebbe di sentire in sua difesa si sollevino.

Non conta e non basta che colpe del fallimento  siano anche a carico degli enti locali, per decidere con un atto di forza di far colpo di spugna di una prerogativa legislativa territoriale di tale portata.

A Bagnoli poi nello specifico il Piano Urbanistico c'è  (la gloriosa variante urbanistica occidentale di De Lucia, e ci sarebbe anche un PUA, un po' meno condiviso certamente), da aggiornare all'attualità  e da rivedere sicuramente, ma senza dubbio buon frutto di una lunga stagione di animato dibattito.

La mancata attuazione dei Piani qui non è dipesa quindi dagli enti locali, ma dalla mancata bonifica del  SIN industriale, di competenza del governo centrale, quello che, proprio per mettere fine alle proprie inefficienze, ritiene ora di poter  ‘rimediare’, avocando a se nuove competenze: addirittura la pianificazione che insieme alla bonifica, è sempre meta di grandi interessi speculativi.

Si sa che città della scienza resterà sulla spiaggia, ancora una volta, come già nel 1999, in barba ai vincoli ambientali che dettano il ripristino del ridisegno di costa; le verrà concesso un piccolo approdo a mare? Molto probabilmente.

Si sa se i capitali privati determineranno il Piano,  che varrà quale variante ai piani urbanistici, come era previsto nel comma stralciato?  Molto probabilmente. Non serve metterlo nero su bianco in un decreto che può essere poi impugnato presso il Tar per incostituzionalità, basta farlo effettivamente e praticamente con gli accordi. Quello che già si sa, perché  è già stato dichiarato, - conclude la Senatrice Paola Nugnes - è che le bonifiche procederanno parallelamente alle realizzazioni. E questo, come tutto il resto, lascia basiti”. Foto Ansa

Redazione Na