Lotta al randagismo, in Campania salasso da 100 milioni

Legambiente con Anci, Regioni e Governo propone un decalogo per la gestione del fenomeno

Azioni omogenee per contrastare il fenomeno del randagismo. Legambiente ha elaborato un decalogo di proposte da realizzare di concerto con Anci, Regioni e Governo per gestire un fenomeno che in Campania ha raggiunto cifre impressionanti. Secondo i dati del Ministero della Salute sul territorio regionale sono sessantamila i randagi. E questo ha un costo. Secondo uno studio dell'Università Federico II di Napoli la spesa per la prevenzione del randagismo in Campania ha raggiunto cifre da capogiro. Nel quinquennio compreso tra il 2007 e il 2011 – mette in evidenza lo studio -, la Regione ha trasferito alle sette Asl di competenza sul territorio ben 66 milioni e 740mila euro per il mantenimento dei cani randagi, una cifra destinata a sfiorare i cento milioni se si sommano anche le spese sostenute negli ultimi tre anni. Occorre dunque una inversione di tendenza.

Il decalogo approntato da Legambiente prevede un tavolo nazionale permanente che si riunisca almeno due volte all’anno e rendiconti annualmente le azioni decise, i risultati attesi e i risultati raggiunti; Accordo Regioni – Governo per passare, entro 12 mesi, dalle attuali 21 Banche dati dell’anagrafe animali d’affezione regionali ad un’unica Banca dati dell’anagrafe animali d’affezione nazionale, con dati sullo status riproduttivo dell’animale (sterilizzato o no), con autorizzazione all’accesso di inserimento e modifica dati attraverso tutti i veterinari pubblici e privati iscritti all’ordine consultabile online da tutti i cittadini. Ed ancora. Accordo Anci – Regioni – Governo per passare, entro 12 mesi, dall’attuale sistema di controlli (1 controllo/anno ogni 6.000 cittadini) del rispetto della normativa vigente a un efficace sistema di controllo (1 controllo/anno almeno ogni 600 cittadini) realizzato d’intesa tra polizia locale, servizi veterinari pubblici e vigilanza volontaria. Accordo Anci – Regioni per un sistema nazionale omogeneo, efficace ed economicamente realizzabile di sterilizzazione di tutti i cani e gatti non padronali.

E ancora: Piano nazionale Anci per attivare incentivi e facilitazioni comunali a chi adotta cani e gatti presenti nelle strutture comunali o convenzionate; Piano nazionale Anci per attivare incentivi e facilitazioni comunali a chi registra e gestisce colonie feline presenti nel territorio comunale; Accordo Anci – Regioni – Governo per attivare incentivi a organizzazioni animal care no profit riconosciute che adottino cani e gatti presenti da almeno due mesi nelle strutture pubbliche o convenzionate; Accordo Anci – Regioni – Governo con Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani per attivare incentivi alla sterilizzazione di cani e gatti privati; Accordo Anci – Regioni – Governo per attivare disincentivi, anche fiscali, a chi detiene cani e gatti non sterilizzati; Accordo Anci – Regioni – Governo per proporre adeguamenti alla normativa nazionale su animali d’affezione che definiscano fonti di finanziamento, procedure omogenee di adozione di cani e gatti non padronali, istituzione albo nazionale organizzazioni animal care no profit e periodo massimo entro cui cura e gestione di cani e gatti non padronali sono sostenuti dalle pubbliche amministrazioni.  

Giuseppe Aufiero