«Nel nostro paese gli avvelenamenti di animali sono purtroppo all’ordine del giorno. Le vittime non sono soltanto cani e gatti ma anche gli animali selvatici. Di recente, a Bologna nel parco di Corticella, qualcuno se l’è presa perfino con gli innocui cigni neri che vivono nel laghetto, somministrando loro un diserbante - lo dicono i referenti della Lega Cani in una nota stampa -.
L’avvelenamento di animali, in Italia, è regolamentato da un’Ordinanza del Ministero della Salute - «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati» - emessa per la prima volta nel 2009, in seguito modificata e da allora prorogata di anno in anno. Tale Ordinanza prevede precisi obblighi e compiti per le diverse figure coinvolte in questi casi. Anche i bimbi rischiano di essere esposti ai materiali pericolosi.
Da anni le principali associazioni animaliste chiedono che lo Stato si doti di una vera e propria legge per arginare e contrastare questo fenomeno criminale che miete centinaia e centinaia di vittime ogni anno, ma questo appello è finora rimasto inascoltato. La cosa ancor più grave è che l’Ordinanza prorogata l’anno scorso è scaduta e il Ministero della Salute non ne ha ancora comunicato il rinnovo, lasciando un pericoloso vuoto legislativo su un fenomeno tanto attuale quanto a dir poco dannoso.
LNDC chiede quindi al Ministero della Salute di intervenire immediatamente per prorogare per un altro anno quanto meno l’Ordinanza per tutelare gli animali, i cittadini e l'ambiente, in attesa di una vera e propria legge che sia un deterrente per chi commette questi atti criminosi.