Equitalia manda una cartella ad un bimbo di 7 anni

Quarto, l'Asl spiega: tutta colpa di un errore del 2011

L'impiegato che ricevette l'autocertificazione non poteva e né doveva controllare il contenuto della dichiarazione.

Una cartella di Equitalia Sud Spa indirizzata a un bambino di soli sette anni. Ente creditore l'Asl Napoli 2 Nord, la richiesta 257,94 euro. All'epoca Emanuele aveva solo tre anni come si legge su ilmattino.it. L'Asl spiega che «l'invio della richiesta di pagamento al bambino invece che ai genitori è frutto di un errore commesso nel 2011 da chi ha firmato l'autocertificazione – si legge nella nota -. Il nome del bambino venne riportato anche nello spazio riservato a quello del nominativo di chi nel nucleo familiare effettuò la dichiarazione nel 2010. Le verifiche del Ministero hanno poi evidenziato che quell'autocertificazione riportava un reddito inferiore a quello percepito dalla famiglia. Perciò un anno fa l'Asl, attraverso Equitalia, aveva inviato una prima richiesta di pagamento dei ticket non pagati alla persona che aveva compilato l'autocertificazione».