"Don Patriciello come Pippo Baudo", botta e risposta De Luca-Meloni

Dopo l'affondo del governatore contro il parroco di Caivano, la replica della Presidente

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"Pippo Baudo dell'area nord di Napoli". Le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, scandite nella diretta social all'indirizzo di don Maurizio Patriciello diventano un caso.

Il centrodestra contesta le affermazioni del governatore e anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene.

"Un prete, un uomo che cerca di combattere la camorra e dare risposte alle famiglie perbene dove quelli come De Luca non sono riusciti a farlo, o non hanno voluto farlo. Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell’allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità. Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso. Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c'è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici", la presa di posizione di Giorgia Meloni.

Tantissime le reazioni che arrivano dal Governo e dal centrodestra: "Solidarietà e vicinanza a Don Maurizio Patriciello, definito dal Presidente della Regione Campania come 'Pippo Baudo dell'area nord di Napoli'. Parole indegne da parte di un rappresentante delle Istituzioni che deridono la storia di un uomo, di un prete che ha dedicato la propria esistenza a costruire un futuro di speranza lontano dagli spettri di droga, criminalità e degrado per i giovani e le famiglie perbene a Caivano e non solo. Una vita di sacrificio, sotto scorta, battendosi contro la camorra a difesa dei più deboli, che merita da parte dello Stato il massimo rispetto, impegno e presenza. Oggi più che mai #IosonoPadreMaurizio". Lo scrive sui social il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

"Il disperato quasi ex Presidente della Regione Campania, in mancanza di argomenti per continuare a fare ammuina, non trova di meglio che insultare un uomo di Chiesa che ha avuto il merito, negli anni, di porre all'attenzione pubblica un'emergenza sicurezza, ambientale e sociale, che le istituzioni facevano finta di non vedere voltandosi dall'altra parte. Questo è avvenuto nel periodo dei precedenti governi di sinistra quando invece che avviare un'azione di bonifica e risanamento, Premier, Ministri e Governatori preferivano, per propaganda e per mero calcolo politico, insultare gli avversari politici scelti di volta in volta". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

"Dopo anni di isolamento delle istituzioni, il Premier, Giorgia Meloni, sta coordinando, con successo, una sorta di Piano Marshall per Caivano per rendere inabitabile per camorristi e spacciatori un territorio che verrà restituito alla fruibilità della comunità. Ovviamente, De Luca, che, per incapacità o per mancanza di volontà, non è protagonista di questo rinascimento, anzi lo subisce, non trova di meglio che insultare chi, come Don Maurizio Patriciello, ha avuto il coraggio di scagliarsi contro gli autori materiali del degrado; questo è tanto più pericoloso in quanto è noto come la Camorra prediliga gli obiettivi isolati e delegittimati dalle Istituzioni", ha aggiunto Cirielli.

"Il Governatore della Campania, con il disastro - ad esempio - della  delirante gestione dei fondi europei di coesione, che avrebbero potuto ben prima contribuire a rigenerare quel territorio, si è reso corresponsabile del dramma di Caivano. E come tutti i rei non trova di meglio che insultare a modo suo, con sgarbo e disprezzo, chi in qualche modo sta riuscendo nell'obiettivo. De Luca se ne faccia una ragione. A breve, ad esempio, a Caivano inizieranno le lezioni per gli studenti di quattro facoltà universitarie. Manca la facoltà del "buon gusto" alla quale l'ineffabile governatore potrebbe iscriversi", ha concluso il vice ministro.

“Le offese di De Luca a don Patriciello sono gravi, gravissime. Un uomo di Chiesa che si è sempre battuto per i giovani, per la comunità, che ha sempre contrastato la camorra, oggi si ritrova a doversi difendere dalle istituzioni. Le stesse istituzioni che dovrebbero difenderlo”. Così l’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati e coordinatore regionale del partito in Campania. “Il presidente De Luca si è comportato da bulletto di quartiere, ci aspettiamo - e anzi li pretendiamo - scuse pubbliche nei confronti di un sacerdote che ha messo la sua vita in pericolo e non si è mai arreso alla deriva camorristica - ha aggiunto l’onorevole Bicchielli - Non è un bel segnale, anzi ci preoccupa e, al contempo, è la conferma di come De Luca sia ormai allo sbando totale. A don Maurizio la solidarietà mia e di Noi Moderati: nella politica, in questa maggioranza di governo, troverà sempre sostegno, aiuto, gratitudine”.