GUERRA - Ho la sensazione che si vada verso uno scenario di tipo vietnamita con una espansione di fenomeni di guerriglia e una drastica penalizzazione della popolazione civile. Questa dovrebbe essere la priorità, avere un cessate il fuoco per avere l'evacuazione e anche la salvezza della popolazione civile. Ho la sensazione che non ci siano più i margini per avere una trattativa diplomatica a breve la Russia non si fermerà prima di aver raggiunto qualche obiettivo e credo che l'obiettivo sia occupare la fascia meridionale, chiudere l'Ucraina rispetto al mare.
Di fronte alla tragedia dell'Ucraina, c'è una riconquista di un livello importante dell'unità dell'Europa. Fino a due tre mesi fa camminava in maniera completamente scoordinata, ognuno per i fatti suoi. Non si parlava di difesa comune, di politica energetica comune dell'Europa, non si parlava di acquisti di riserve petrolifere e di gas in comune c'è un processo di rivitalizzazione e probabilmente nelle prossime settimane andiamo ad accelerare decisioni che senza questa tragedia non sarebbero state prese.
Dispiace e provoca amarezza il fatto che non si sia riusciti ad avanzare una proposta di mediazione prima che esplodesse il conflitto, prima che la Russia inviasse le sue truppe in Ucraina. Da questo punto di vista l'Occidente e l'Europa hanno avuto grandi ritardi. Le cose che sento dire oggi, cioè che è ragionevole andare verso un processo di neutralità per l'Ucraina e di autonomia spinta per il Donbass erano francamente proposte che andavano formalizzate 6 mesi fa. Questo avrebbe tolto alibi alla Russia, a Putin, avrebbe messo la Russia in grande difficoltà. L'unico argomento che ha utilizzato la Russia è l'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Tolto questo argomento, avremmo tolto ogni alibi perché è evidente che, al di là della questione Nato, la Russia sta lavorando per raggiungere anche altri obiettivi di affermazione di uno spazio di influenza.
COVID - All'Ospedale del Mare abbiamo avuto 1.653 arrivi di ucraini a cui attribuire il codice Stp. Abbiamo fatto 1.600 tamponi, di cui sono risultati positivi 203 unità. Il problema è che abbiamo un livello di vaccinazione dei profughi ucraini bassissimo, quindi dobbiamo fare attenzione perché non si diffondano focolai Covid. Abbiamo anche un livello elevato di altre patologie presenti tra i profughi, in particolare tubercolosi ed epatite. Abbiamo un livello basso di vaccinazione dei bambini, per cui dobbiamo pensare anche a una campagna di vaccinazione. Rispetto ai profughi che arrivano dobbiamo fare un lavoro attento, di screening per quanto riguarda il Covid, tamponi e vaccinazione, poi screening per tubercolosi e altre patologie, poi vaccinazioni per i bambini. Le vicende di questi giorni ci obbligano a fare i conti con un'altra emergenza, ma è evidente che non dobbiamo distrarci, dobbiamo seguire attentamente gli arrivi per fare prevenzione. Chiedo al Consolato, ai Comuni e alle tante famiglie ucraine da tempo nella nostra regione a darci una mano a fare i controlli. E' capitato che siano arrivate persone con mezzi propri o anche con un pullman e che dopo mezz'ora sono scomparse. Questo non va bene, dobbiamo fare i controlli. Vi prego di aiutarci a governare insieme questo problema. Noi garantiremo il massimo di solidarietà e di accoglienza.
C'è qualche problema negli ultimi giorni, c'è un aumento dei contagi Covid. L'uso della mascherina deve rimanere diffuso, vi prego di essere attenti perché ci possono essere varianti o ripresa di contagiosità anche di varianti vecchie che ci impongono di essere prudenti. Stiamo seguendo con attenzione quello che sta succedendo in Gran Bretagna che di solito anticipa di 2-3 settimane quello che succede in Europa stiamo registrando una ripresa dei contagi in Gran Bretagna e in Israele. I nostri esperti ci dicono che c'è una ripresa della contagiosità della variante Delta e che il contagio arriva anche con tre dosi in media dopo cinque mesi dalla terza dose.