Covid-19 in Campania: 4.837 i nuovi positivi: situazione di massima allerta

A fronte dei 77.269 tamponi analizzati

covid 19 in campania 4 837 i nuovi positivi situazione di massima allerta

Preoccupa l'escalation di contagi in Campania

L'emergenza Covid fa registrare una nuova e preoccupante impennata in Campania. Questo il bollettino di oggi: (dati aggiornati alle 23.59 di ieri).

Positivi del giorno: 4.837
Test: 77.26 

Deceduti: 6 (*)
(*) nelle ultime 48 ore; 3 deceduti in precedenza ma registrati ieri.

Report posti letto su base regionale:

Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 31
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (**)
Posti letto di degenza occupati: 495
(**) Posti letto Covid e Offerta privata.

Resta altissima la preoccupazione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ieri ha rivolto un nuovo appello al Governo: "Abbiamo pagato in questi mesi un orientamento del Governo italiano che tende ad approvare sempre mezze misure, a perdere tempo. Ancora oggi il Governo ha preso delle decisioni significative ma probabilmente al di sotto delle necessità.

"A fine novembre - ha ricordato De Luca - il Governo ha preso alcune decisioni, ma poi ha stabilito che quelle decisioni diventavano operative a metà dicembre. Decidiamo a fine novembre, e poi aspettiamo altri 15 giorni per rendere effettive queste decisioni, cioè l'obbligo della terza dose per il personale sanitario e per il personale scolastico, l'obbligatorietà del vaccino per le forze dell'ordine. Qual è la ragione per la quale perdiamo 15 giorni di tempo, determinando poi un affollamento ulteriore a dicembre sui centri vaccinali? Anche questa è una malattia di cui non ci liberiamo in Italia, è incredibile."

Secondo De Luca: "Così facendo, settimana dopo settimana, stiamo bruciando quel mese di vantaggio che avevamo rispetto ad altri Paesi d'Europa. Mentre in Olanda, che ci sia Natale o Capodanno di mezzo, si chiude se la priorità è la salute dei cittadini, e così l'Austria, la Germania dove si chiudono gli stadi al pubblico, in Italia dobbiamo sempre procedere con mezze misure che producono l'unico risultato di farci perdere tempo e di farci perdere il vantaggio che avevamo rispetto ad altri Paesi. Siamo quasi organicamente incapaci di fare la prevenzione, cioè di prendere decisioni difficili prima che il problema esploda."