Covid, De Luca: "Sfondato il muro dei 5 milioni di vaccinati"

In Campania focolaio di variante Delta

covid de luca sfondato il muro dei 5 milioni di vaccinati

L'intervento del governatore De Luca nel corso del consueto appuntamento del venerdì:

VACCINI - In questa settimana abbiamo registrato una ripresa delle vaccinazioni, mi pare ci sia stata una prima risposta dopo il nostro appello alla responsabilità, i cittadini tornano a vaccinarsi sia per richiami che per prime dosi. Abbiamo sfondato il muro dei 5 milioni di cittadini vaccinati in Campania. Di questi, 1,7 milioni di cittadini hanno ricevuto la doppia dose, 3,3 milioni una sola dose. Abbiamo in Campania uno dei focolai della variante Delta. Due ragazzi, uno di 30 e uno di 31 anni, sono finiti in terapia intensiva. Altri ragazzi - aggiunge - qualche giorno fa sono tornati da Palma de Maiorca dove avevano partecipato a una festa scapigliata. Sono dell'Asl Napoli 2 Nord, hanno 18 anni e si sono beccati il Covid, variante Delta.

La Campania ha deciso di mantenere l'obbligo della mascherina perché in Campania abbiamo uno dei focolai nazionali della variante Delta. L'altro, più consistente, è in Lombardia. La Campania è la regione con la più alta densità abitativa, l'area metropolitana di Napoli ha la più alta densità abitativa d'Europa. Dunque il pericolo di contagio è molto più elevato e dobbiamo essere prudenti. La variante Delta fra l'altro ha una particolare aggressività nei confronti dei giovani, e in Campania abbiamo la popolazione più giovane d'Italia. 

L'obiettivo è di immunizzare tutta la Campania entro il 2021, quindi dobbiamo passare dai 5milioni di vaccinati di oggi alle 9 milioni di somministrazioni entro novembre. Mettetevi la mascherina, è un piccolo sacrificio che può portare tanti benefici. Anche i decreti nazionali obbligano in moltissime occasioni a tenere la mascherina. Noi abbiamo aggiunto solo che è obbligatorio quando si va in strada. Se vai a passeggiare per le strade commerciale o nelle piazza della movida l'assembramento c'è sempre. 

La mascherina è un piccolo sacrificio che può portare un grande beneficio. E' un fastidio? Lo è anche il casco, la cintura di sicurezza, ma è un aiuto ad evitare danni o a salvarti la vita. Noi abbiamo di fronte uno scenario di maggiore tranquillità perché abbiamo milioni di dosi di vaccino somministrate ma dobbiamo essere prudenti perché siamo un territorio difficile, una realtà di grande congestione urbana. Vale la pena fare questo piccolo sacrificio. La differenza in Campania rispetto alle misure nazionali è che i decreti nazionali obbligano a tenere la mascherina nelle fiere, nei supermercati, nei negozi al chiuso, sui mezzi di trasporto. Noi abbiamo aggiunto solo una cosa, è obbligatorio tenerla quando si va in strada. Non significa tenerla nel parco pubblico quando si va a fare footing alle 6 di mattina o al ristorante. Il senso di quella decisione è: anziché fare la finzione di portare la mascherina in tasca e poi te la metti quando c'è l'assembramento, in Campania bisogna metterla subito, perché quando esci per strada l'assembramento c'è sempre.

In questo momento vaga per la Campania un esponente politico sceso qui da Milano. Ogni estate abbiamo la consolazione di doverlo ospitare. Il mio invito a questo signore che scende da Milano ogni estate è quello di vaccinarsi, di non fare lo scapigliato. Gli rivolgo un altro invito: passi almeno un'ora della sua giornata a leggere qualcosa e informarsi, lui da quando si sveglia a quando va a dormire pensa solo a fare tweet, interviste, comparsate in televisione. È la nuova classe dirigente del Paese, analfabeti di ritorno e in qualche caso anche di andata. Vaccinati amico mio e mettiti la mascherina. Per il resto, ogni affermazione che lui fa mi fa guadagnare 100mila punti secchi. Che Dio lo benedica.

ECONOMIA - Seguiremo la vertenza Whirlpool con l'attenzione dovuta. Dopo l'incontro con i lavoratori abbiamo segnalato al Governo italiano, anche al ministro dell'Interno, la necessità di evitare il licenziamento secchi. E' stato raggiunto un accordo positivo a livello nazionale, che garantisce respiro anche ai lavoratori Whirlpool, per i quali però è necessario definire una proposta industriale. I lavoratori ci hanno comunicato che non sono vincolati a Whirlpool, basta però avere un interlocutore istituzionale di livello e di assoluta affidabilità, perché hanno già fatto l'esperienza di piani di reindustrializzazione miseramente falliti.