Non solo la variante Delta, ma anche una nuova variante che si starebbe facendo strada in Campania. E' quello che sostiene Alessandro Carabelli, ricercatore italiano del consorzio Cog – Uk che monitora le mutazioni del virus che ha rilasciato alcune dichiarazioni a Repubblica.
«Dobbiamo monitorare anche altre varianti che potrebbero avere caratteristiche simili, se non peggiori. Una variante al momento limitata comincia a comparire in Campania e Umbria. Per ora è un piccolo cluster di 216 casi, che sembra circoscritto. I ricercatori campani che hanno sequenziato questi virus li hanno depositati in un database pubblico, consultabile in tutto il mondo, che si chiama Gisaid. È un focolaio di variante Gamma, o brasiliana, cui si è aggiunta una nuova mutazione (P681H). Il ceppo Gamma, comparso a fine 2020, ha una certa capacità di eludere anticorpi e vaccini. La nuova mutazione invece svolge il ruolo di dividere in due la proteina spike che il virus usa per contagiare la cellula. Scissa in due subunità, la spike contagia molto meglio. È quel che accade anche con la variante alfa o inglese e con la Delta o indiana».
Una variante Gamma dunque, «non ha ancora un nome perché i casi sono pochi. Ufficialmente appartiene ancora alla variante Gamma. Fa capire però quanto sia importante monitorare le nuove mutazioni che si accumulano alle mutazioni che le varianti possiedono già»