Trentasette contagi in due giorni, due nuovi decessi, una mini zona rossa e controlli a tappeto per chi rientra dall'estero.
Male, molto male la Campania in questo inizio di settimana per quel che riguarda i nuovi contagi da coronavirus: troppi contagi, 10 decessi in tre settimane, virus che si diffonde anche tra i più giovani e con sintomi tali da richiedere l'ospedalizzazione.
Un dato che, anche in considerazione di ciò che accade nel resto d'Italia e d'Europa suggerisce prudenza: è corso ai ripari De Luca con l'ennesima ordinanza dura, che ha stretto una sorta di cordone sanitario attorno a due strutture recettive e nel contempo ha reso obbligatorio per chi torna dall'estero denunciarsi all'Asl di competenza e sottoporsi a tampone.
Ordinanza che il presidente ha motivato: “Così non arriviamo nemmeno a settembre”, e poi ha chiesto al Governo di organizzare un piano di controlli capillari “che mobiliti in maniera massiccia e quotidiana tutte le forze dell'ordine, per garantire il rispetto delle norme anticovid”.
Dopo i vari campanelli d'allarme, dunque, si corre ai ripari: è tra un mese dovrebbero riaprire le scuole.