«Per quest’anno, non cambiare, stessa spiaggia stesso mare». Cantava una celebre canzone degli anni ‘60, quando il nostro paese si trovava nel pieno del boom turistico e tra gli italiani iniziava a diffondersi l’abitudine di lasciare la città per raggiungere luoghi di villeggiatura più o meno lontani. L’importante era partire, stare sotto l’ombrellone, e tra un bagno e una siesta godere dell’ottimo cibo locale.
Negli ultimi anni il turismo è cambiato radicalmente, a favore di mete esotiche e il più possibile distanti da casa. Viaggiare ha assunto un nuovo significato, non si cerca più un posto vicino e confortevole, simile a ciò che conosciamo, ma qualcosa di diverso, dalla cucina alla lingua, dai paesaggi ai costumi, un’esperienza che sia in netto contrasto con la nostra normalità.
Ora che la normalità è stata stravolta, gli italiani hanno riscoperto poco a poco il piacere delle cose più
semplici. A questo proposito gli esperti di Guidapsicologi.it hanno dialogato con gli utenti per conoscere le
intenzioni degli italiani rispetto a questa estate tutta da scoprire, fatta di limitazioni, precauzioni,
distanziamento sociale, gite in giornata e riscoperta del Belpaese.
Sì alle vacanze
Il bisogno di normalità come reazione alla straordinarietà di questi ultimi mesi, la voglia di girare pagina e
di ricominciare fanno dire di sì alle vacanze: per il 51% le vacanze anche quest’anno sono una certezza. A
seconda della disponibilità del proprio conto corrente, c’è chi non ha problemi a usare i risparmi e fare le
vacanze come se niente fosse e chi farà week end lunghi e gite in giornata.
La bella stagione porta con sé uno slancio vitale, una carica di positività che aiuta a far sì che si guardi il
mondo con altri occhi. Dopo tanto dolore, è giusto tornare a godere del bello della vita, con le dovute
precauzioni. Non dimentichiamo però, che per buona parte della popolazione mondiale le conseguenze
del Covid-19 sono state importanti, e non si limitano al periodo in quarantena o all’uso di gel e
mascherine, ma riguardano la perdita del posto di lavoro, la cassa integrazione, la chiusura della propria
attività commerciale. Uno scenario che in alcuni casi non permette di viaggiare, proprio come dichiarato
dal 28% degli intervistati, che non viaggeranno soprattutto per mancanza di disponibilità economica,
mentre il 21% sta ancora valutando.
Meta estate 2020: Italia per nove italiani su dieci
Un po’ per risparmiare, un po’ per evitare di muoversi troppo, per il 55% si tratterà di vacanze regionali, e
per il 39% nazionali. Solo il 6% ha in programma di spingersi oltre le frontiere. Un cambio di tendenza
importante rispetto a quanto si era abituati a vedere negli ultimi anni. Ristrettezze economiche, paura di
un'eventuale chiusura delle frontiere e quindi della possibilità che salti la prenotazione, di rimanere
bloccati in un paese straniero, sono alcuni dei motivi per cui gli italiani non prendono in considerazione di
varcare i confini. Meglio muoversi in macchina o in treno, e non dipendere da voli che potrebbero venire
cancellati all’ultimo. La voglia di casa e di riscoprire il nostro territorio, spesso dimenticato a favore di
luoghi lontani, e la fortuna di vivere in un paese che offre bellezze naturalistiche e artistiche di ogni
genere, sono un grande incentivo a rimanere in Italia.
Tranquilli ma attenti
Gli italiani non hanno dimenticato il periodo in quarantena e le difficoltà relative a questa pandemia i cui
postumi si faranno sentire per i prossimi anni, non a caso la maggior parte di essi (63%) dichiara di partire
tranquillo ma attento, e solo l’8% con timore. Un italiano su tre invece, parte spensierato.
Al di là del psicosi generate dal coronavirus, si può osservare come la voglia di tornare alla vita di sempre
abbia la meglio su ipocondria e sulla paura del contagio, sempre con le dovute misure preventive.
Vacanze necessarie e low cost
Dopo il periodo che abbiamo vissuto, per il 67% le vacanze sono una necessità. La vacanza fa parte
dell’immaginario collettivo degli italiani come uno spartiacque, tra un prima e un dopo. Non importa
quello che si farà né dove si andrà, ciò che conta è partire e dimenticare, almeno per un po’. Abbiamo
bisogno di mettere in pausa i pensieri e le preoccupazioni che ci tormentano nella nostra quotidianità
diventando più grandi di quello che sono realmente. È importante imparare a sfruttare le vacanze per
guardarli da lontano, per poi tornare a casa con l’energia giusta per affrontarli e per iniziare il nuovo anno.
La conferma di questa necessità arriva dal 19% degli intervistati, che si prepara per vacanze low cost, ma
non è disposto a rinunciarvi. Per il 14% invece sono impensabili e rappresentano un rischio sanitario.
Il timore della seconda ondata di contagi
Altro dato interessante riguarda la questione di una possibile seconda ondata di contagi: il 61% si dice
fortemente preoccupato riguardo questa possibilità, mentre a preoccupare il 39% è soprattutto la
situazione economica attuale.
Tra crisi economica, prevenzione e voglia di normalità, quest’anno vacanze italiane, tutte da godere nella
loro semplicità, proprio come i momenti trascorsi tra le mura domestiche imparando a conoscere meglio
sé stessi e i propri cari. Ora è il momento di conoscere meglio il proprio paese.
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