Dall'alto delle sue richieste di “Togliere la mascherina per parlare con una signora” (il covid, si sa, è assoggettato alle leggi dell'amor cortese e non contagia laddove avverte galanteria) e delle manifestazioni affollate tra selfie e abbracci, il leader leghista Matteo Salvini ha aspramente criticato le scene riguardanti il post coppa Italia a Napoli, con i festeggiamenti e sì, gli assembramenti.
Salvini aveva chiamato in causa anche il premier De Luca, adattando il nuovo e tedioso refrain “E lo Stato che fa?” e trasformandolo in “E De Luca dov'è?” schernendo la durezza del governatore nei giorni dell'epidemia.
Il governatore gli ha parzialmente risposto chiamandolo somaro, ma assicurandogli che nella giornata di oggi avrebbe approfondito la questione, o meglio, rincarato la dose: “Daremo domani, senza fretta, una risposta congrua a un somaro geneticamente puro. Per il resto, parlando di cose piacevoli, onore a Rino Gattuso e lunga vita al "catenaccio”, che si conferma uno strumento di perfida efficacia nel fare impazzire gli avversari, e capace di produrre un godimento sportivo di rara intensità”.