Gogne sul web? Basta fare i moralisti con il culo degli altri

Internet e censura, il caso di Tiziana, le bufale: ne abbiamo parlato con Vklabe.

E' un noto youtuber, parla di arte, attualità e web: «La rete è piena di repubbliche delle banale. Tante dittature, nessuna democrazia. Serve una nuova coscienza digitale»

di Pasquale Cuomo*

Ho intervistato Vklabe, nome d’arte di Vincenzo Bordoni, noto youtuber che basa il suo format sull’arte e su argomenti di attualità e che molto spesso riguardano il web. Abbiamo parlato della rete in generale, delle sue implicazioni sociali e se sia lecito o meno censurarla.

 

La libertà sul web è assoluta?

Ovviamente no, a parte la legge italiana, che non può essere comunque infranta perché "si è su internet", comunque, ogni spazio web ha le sue regole

Recentemente è emersa in una intervista rilasciata dal Garante sul Financial Times la possibile creazione di un organo statale per controllare il web: sarebbe effettivamente possibile censurare qualcosa sul web? Potrebbe considerarsi giusta o utile questo tipo di censura?

E’ un palliativo, bisognerebbe educare le persone al web e all'approccio con qualsiasi tipo di notizia, la censura è sempre servita a nulla...al massimo, la creazione di un organo statale che faccia un lavoro di "debunker" ci starebbe, ma censurare? Non credo. Anzi, non è assolutamente da censurare

Il web è da considerare al pari degli altri mezzi di comunicazione?

Diverso, sul web spesso si tende ad estremizzare la propria posizione rispetto ad un argomento cercando qualsiasi tipo di fonte che alimenti convinzioni preesistenti

Ha senso creare dibattito su una cosa del genere?

Certo, è a tutti gli effetti il media ad oggi più influente

Cosa ci suggerisce il fatto che si senta la necessità di censurare il web?

La mancanza di percezione del controllo, per certe persone, può essere un dolore lancinante... ma basterebbe comprenderlo per poterlo "sfruttare" al meglio. A esempio i social non smetteranno mai di esistere, si evolveranno, certo, ma una qualche "infrastruttura" che metta in collegamento più persone da varie parti del mondo, ormai ci sarà sempre

Il web è democratico?

Assolutamente no, è fatto di tante piccole dittature, tu puoi magari credere di fare una libera scelta, nel seguire determinate pagine o siti o altri, ma in realtà stai solamente scegliendo di quale repubblica delle banane far parte.

Quando si può effettivamente parlare si libertà di espressione sul web? Quando bisognerebbe censurare?

Come detto, la censura è un argomento "delicato"...diciamo che nel caso qualcuno commetta qualcosa di illegale, allora lo troverei l'unico caso nel quale, oltre ovviamente punirlo penalmente, togliere l'"illegalità incriminata" dal web

È/sarà possibile evitare le gogne mediatiche a cui si rischia di essere sottoposti molto spesso, come ad esempio nel caso di Tiziana Cantone?

Sarò crudele nel dire che la gogna mediatica deriva dalla società, se a me non crea fastidio che tu mandi il mio video porno in rete, tu non hai potere su di me, non esisterà mai una gogna mediatica verso di me. Sarebbe solo da smettere d'essere dei moralisti col culo degli altri.

Dove finisce la libertà di una singola persona sul web?

Limite legale, mi viene in mente "nella diffamazione" e tutto ciò che ne è correlato. Dobbiamo imparare ad avere una coscienza sul web.

Come ci si dovrebbe comportare per far fronte alla cattiveria e alla stupidità che dilagano in rete?

Ignorarla. Sembra una risposta scontata, ma è davvero così.

La rete ha in qualche modo tolto sensibilità alle persone?

No, non penso.

Le bufale sul web possono davvero modificare l'opinione pubblica?

Sì, purtroppo.

Quello che è emerso da questa breve chiacchierata è che il web è una macchina autonoma, autogestita dove, soprattutto sui social si vengono a creare delle “piccole dittature” dove ognuno è responsabile di cosa gli piace o meno. Sorgono quindi alcune domande che spetta a noi fruitori della rete rispondere o quantomeno porci. Ad esempio: ci limitiamo davvero a fare solo una cernita di cosa ci piace o non ci piace? O passiamo anche all’invettiva, alla critica? Queste domande servirebbero anche a dare una risposta se censurare o meno il web. Il web siamo noi, semplicemente seduti su una sedia e mascherati da uno schermo e quindi dovremmo essere, come ha già detto Vklabe, educati al web. Ma educati da chi? Verrebbe da rispondere: “Da noi stessi”. Nel caso di una bufala, ad esempio, prima di indignarci o inveire contro il governo o chi che sia dovremmo controllare la fonte, leggere l’articolo e ancora cercare altri articoli per avere una visione a 360 gradi. Il web richiede attenzione, tempo. Si ha una responsabilità diretta su quello che si sceglie perché possono alcune scelte possono avere ripercussioni poco piacevoli. Solo utilizzando il web in questo modo sarà possibile evitare un organo di censura, perché stando attenti saremmo noi fruitori del web i primi a censurare ciò che è vero e ciò che non lo è.

*Studente del Vivaio di Ottopagine, il corso di giornalismo multimediale organizzato nell'ambito dell'iniziativa scuola lavoro.