Murrayfield è azzurra per la seconda volta nella storia. Dopo l’impresa del 2007 ecco che l’Italia si ripete in terra scozzese. La stampa di casa aveva presentato la giornata come quella in cui sarebbe arrivata la terza vittoria consecutiva nel 6 Nazioni degli scozzesi sull’Italia. Ma così non è stato. La squadra di casa ha dovuto fare i conti con l’orgoglio degli azzurri e con lo strapotere fisico del sannita Joshua Furno che insieme a Biagi in seconda linea ha dominato per tutto l’arco della gara. L’Italia ha vinto con la sua mischia travolgendo qualunque cosa le passasse davanti. Una dimostrazione di forza che serve non solo al gruppo azzurro ma a tutto il nostro movimento. E pure le cose si erano messe molto male. Allo scoccare del decimo minuto di gioco i padroni di casa erano già avanti 10 a 0. Un calcio Laidlaw e una meta di Bennet, trasformata ancora dal mediano scozzese, dopo un grave errore di Haimona, avevano fatto pensare al peggio. Poi la forza d’urto azzurra ha trovato lo spazio per andare in meta proprio con Joshua Furno bravo a chiudere una «maul» (10-5). Haimona al 17° trova i pali con un piazzato (10-8), ma Laidlaw risponde dieci minuti più tardi: 16-8. L’Italia c’è e la Scozia se ne accorge poco prima dell’intervallo quando Venditti trova il guizzo vincente dopo un calcio di Haimona finito sul palo. E’ una meta che fa tutta la differenza del mondo perché dopo la trasformazione di Haimona l’Italia va al riposo sotto 16 a 15 e con tanta fiducia. Il secondo tempo oltre ad un piazzato di Laidlaw (19-15) al 26° non regala altre situazioni che fanno muovere il tabellone del punteggio. Succede tutto negli ultimissimi minuti. Il sogno azzurro è lì dietro l’angolo ma il direttore di gara Clancy non concede una meta di punizione al 37° e dà calcio agli scozzesi. Sembra finita, ma l’Italia ha un cuore grande e si ributta all’attacco guadagnando un calcio e la superiorità numerica per il giallo a Toolis. Ora Murrayfield trema. La paura è disegnata sugli occhi dei giocatori scozzesi e su quelli del pubblico, mentre uno sparuto gruppo di italiani prova a spingere Parisse e compagni verso l’impresa. Vincere è possibile, siamo a tre metri dalla gloria. Il carrettino targato Italia ha distrutto la Scozia per tutta la partita. Tocca ancora al pacchetto, quello che non delude mai e non lo fa nemmeno questa volta. Murrayfield al fischio di Clancy si ammutolisce, la meta di punizione manda in paradiso l’Italia e all’inferno gli scozzesi. Abbiamo vinto noi, e ancora una volta nel loro tempio. Allan fissa il risultato sul 22 a 19 trasformando il lavoro del pacchetto. Finisce con gli azzurri ad abbracciarsi e gli scozzesi a ripensare che forse quelli con le maglie azzurre tanto scarsi non sono. Biagi, Luke McLean e il nostro Joshua Furno brillano su tutti in una giornata da ricordare.
Meta di Furno, l'Italia batte la Scozia
Nel 22 a 19 finale c'è lo zampino del sannita che ha giocato una grandissima partita
Benevento.