Furno e Canna raccontati da chi li ha visti crescere

I due sanniti parteciperanno alla Rugby Word Cup 2015 in Inghilterra

Benevento.  

Joshua Furno e Carlo Canna sono due ragazzi che ce l'hanno fatta. Sono riusciti con fatica e sudore a trovare la chiave giusta per aprire il cassetto dei sogni. Per loro la speranza mondiale è diventata realtà. Voleranno a Londra, giocheranno la competizione più importante che c'è. 26 anni Joshua, 23 Carlo, due prodotti partiti dalle giovanili del Rugby Benevento. Nel loro percorso hanno incontrato diversi uomini che li hanno aiutati e che li hanno visti crescere. Persone che hanno la loro stessa passione per la palla ovale e ci hanno aiutato a raccontarvi Furno e Canna.

Claudio Gaudiello, Direttore Sportivo Fiamme Oro Rugby:

«Sono contento perché la convocazione di Canna è dovuta anche al fatto che ha giocato con noi per tre anni. Alle Fiamme Oro l’ho voluto io e quindi è una doppia soddisfazione anche perché è beneventano come me. Tutto l’ambiente della palla ovale sannita deve essere contento. Spero che Canna riesca a giocarsi bene le sue carte. Su Joshua c'è poco da dire, è affermato, parliamo di un giocatore di altissimo livello e merita palcoscenici del genere. Vedere due sanniti deve inorgoglirci a tutti».

Antonio Fragnito: consulente tecnico del Rugby Benevento e compojnente dell'Accademia Fir di Benevento.

«Ricordo ancora il giorno che è nato, sono il suo padrino di battesimo, è un ragazzo che mi regala grandi emozioni. Sono stato a Torino a vedere la partita, lui è parte integrante della mia famiglia. L'ho sentito al telefono dopo l'ufficialità delal convocazioneal mondiale ed era molto contento. La grandezza di Carlo è guardare sempre all'obiettivo successivo, già pensa a come rimanere in azzurro perché sa di dover ancora lavorare tanto. Già ai tempi del mini rugby era determinato ad allenarsi e ho capito che questo ragazzo sarebbe arrivato lontano. Siamo andati a Torino in 14 con un pulmino di 18 posti per vederlo esordire. Avventura fantastica. Doveva entrare a metà secondo tempo poi sono usciti Garcia e Benvenuti per infortunio e Brunel ha atteso. Fare questa esperienza gli darà una mano per il futuro. Joshua l'ho visto crescere nel gruppo che ha preceduto quello di Canna, la cosa impressionante è che è cambiato totalmente. E' venuto fuori con una personalità spiccata, in pochi avrebbero scommesso su di lui e invece è stato un grande imponendosi a livello internazionale. Il percorso all'estero l'ha aiutato a maturare tanto. Il 19 settembre contro la Francia mi emozionerò. Vorrei andare a vedere Italia-Canada per essere presente ad una loro partita al Mondiale».

Aldo Guerra, allenatore under 14 Rugby Benevento e storico tecnico biancoceleste:

«Joshua ha iniziato con me nel mini rugby, aveva 8 anni e non sembrava destinato ad arrivare, invece è cresciuto tantissimo. Adesso è un giocatore di qualità e non a caso andrà al mondiale. Carlo Canna l'ho avuto il primo anno dei Gladiatori, lo conosco fin da bambino perché ho allenato il papà. E' un ragazzo molto serio e si è applicato al massimo. E' stato il discepolo di Antonio Fragnito con cui ha vinto molto. Lo vediamo sempre a Pacevecchia, viene ad allenarsi spesso da noi ed è molto legato alla società. Sono contentissimo perché questi due ragazzi sono due figli della nostra società».

Questi sono i primi pareri di una lunga serie che raccoglieremo nei giorni che ci porteranno fino al mondiale che vi racconteremo in tutte le sue sfaccettature.  

 

Michele Iacicco