Rugby Benevento: «Che emozione il nostro Carletto in azzurro»

Rosario Palumbo sull'esordio di Canna: «Per tutti noi è stata una serata di festa»

Benevento.  

«Che bello vedere il nostro Carletto con la maglia azzurra cantare l'inno e poi giocare anche qualche minuto». Parole di Rosario Palumbo massimo esponente del Rugby Benevento. «Parlo a nome dell'intera famiglia biancoceleste: dai dirigenti agli allenatori fino ad arrivare ai ragazzi della Seniores che hanno giocato con Carlo e ai piccolini che proprio in atleti come Canna e Furno vedono esempi da seguire. Ieri per tutti noi è stata una serata di festa. Siamo abituati a vedere talenti del Rugby Benevento giocare in Nazionale ma ogni volta è una grande emozione. Negli ultimi anni siamo stati fortunati, prima abbiamo gioito seguendo Tommaso D'Apice e poi Joshua Furno, ora è il turno del nostro «Carletto» che è un ragazzo eccezionale e meritava questo onore. Questo ragazzo viene da una famiglia che è sempre stata parte della nostra società e che gli ha trasmesso valori importanti. Ogni volta che è a Benevento viene a salutarci a Pacevecchia. Si intrattiene con noi dirigenti, con gli allenatori che lo hanno cresciuto e soprattutto con i suoi compagni. Il Rugby Benevento non può far altro che gioire in questi giorni avendo due ragazzi in Nazionale che possono partecipare al mondiale. Domani sapremo chi volerà in Inghilterra, ma qualunque sarà al scelta di Brunel, noi saremo orgogliosi dei nostri ragazzi».

Il massimo dirigente non fa giri di parole, non è nel suo stile, e manda un messaggio chiaro a tutti i ragazzi che fanno parte del settore giovanile. «Carlo Canna ha vissuto una serata da favola e siamo sicuri che in futuro lo vedremo spesso con quella maglia giocare sui campi più importanti del mondo come sta facendo da qualche anno anche Joshua Furno, perciò dico a voi di credere in questo sport che può regalarvi tanto. Forse molti di voi non arriveranno a giocare in Nazionale, ma spero che imparerete ad amare la maglia biancoceleste come Carlo Canna che in questi mesi ci ha insegnato a credere nei sogni perché nulla è impossibile se vieni da Benevento, la “città della palla ovale”».   

 

Michele Iacicco