L’esaltante percorso di Giovanni D’Onofrio ha sorpreso solo chi non lo conosce. Il suo approdo alle Zebre è l’ennesima dimostrazione di quanto sia stato professionale e determinato in questi anni. Già da giovanissimo era leader tecnico delle formazioni dell’IVPC Rugby Benevento con i suoi tecnici che scommettevano su un futuro tra i grandi.
Una falcata da quattrocentista, il fiuto della grande ala che trova tempi e spazi preclusi ad altri atleti e poi il grande amore per la palla ovale. Questi i segreti di Giovanni D’Onofrio (in foto con il presidente Palumbo, il dirigente Pietro Carluccio e con l'ex compagno di squadra Pierpaolo Palumbo) che per due anni giocherà a Parma magari sognando anche l’azzurro della Nazionale Maggiore. Del talento di scuola biancoceleste ci ha parlato il presidente Rosario Palumbo. “A Pacevecchia non siamo sorpresi di quello che Giovanni ha fatto negli ultimi anni. E’ sempre stato un giocatore dominante con una grande passione e immensa determinazione. A lui faccio i complimenti a nome di tutto l’IVPC Rugby Benevento. Siamo felici che un prodotto del nostro settore giovanile possa giocare in tornei di altri livello. In questi giorni ci siamo sentiti, con lui c’è un rapporto speciale, l’ho visto arrivare qui che era uno scricciolo ed ora è uno dei migliori giocatori italiani. Ovunque andava si ricordava di me, dopo ogni esperienza ci confrontavamo e posso dire che per me è come un figlio. Per questo sono ancora più felice.”.
Palumbo ricorda ancora quando D’Onofrio si fece notare appena quindicenne. “Era devastante e nel giro di poco tempo anche le Nazionali giovanili si accorsero del suo talento. Fece grandi cose nella selezione under 17 e per questo non mi sorprese quando arrivò la chiamata dell’Accademia Nazionale Ivan Francscato. Per noi era un piacere dare un giocatore del genere alla Federazione, ma al tempo stesso c’era il rammarico per non poterlo vedere vestire la maglia biancoceleste. In prima squadra ha giocato poco, questo resta un rammarico per noi ma Giovanni era destinato ad altri palcoscenici”.
L’ala che ha appena firmato fino al 2022 per le Zebre, dove giocherà con Carlo Canna, ha disputato pochissime partite con la prima squadra ma era in campo in quelle più importanti quando è arrivata la promozione in serie A. “Ricordo quei mesi, Giovanni era fondamentale per la squadra giovanile ma nel momento più importante della stagione Alessandro Valente non volle rinunciare al suo talento. Io ovviamente ero felicissimo di vederlo in campo con la prima squadra, sapevo che avrebbe dato un apporto importante per quella promozione che poi è arrivata. Giocò titolare sia a Padova che nel match di ritorno a Benevento, aveva 17 anni e tanta voglia di onorare la maglia. Giovanni è legatissimo a noi, ogni volta che torna a Benevento è un piacere incontrarlo. Lo vedremo giocare con Carlo Canna, un altro ragazzo speciale che ha il cuore biancoceleste e non smette mai di dimostrarlo. Sarà emozionante vederli giocare insieme.”