Rugby, la sospensione beffa chi era all'ultimo anno

E' il caso del pilone azzurro Rizzo che lascia senza poter giocare il suo ultimo match

rugby la sospensione beffa chi era all ultimo anno
Benevento.  

Michele Rizzo lascia il rugby. Lo fa nel modo più triste possibile ma era una decisione già presa. Nessuna partita d’addio, almeno per il momento, nessun corridoio di compagni e avversari. La sospensione dei campionati ha reso il suo addio triste, anzi tristissimo.

Il pilone sinistro del Petrarca Rugby, che tra qualche mese compirà trentotto anni, ha collezionato 23 caps con la maglia della Nazionale tra il 2005 e il 2017. Ha giocato con il Petrarca, con la Benetton Rugby e all’estero con Leicester Tigers e dell’Edinburgh, per poi tornare a Padova conquistando nel 2018 l’ultimo scudetto del club.

In azzurro aveva debuttato nel 2005, ma è stato nella gestione del tecnico francese Jacques Brunel che il pilone ha trovato continuità togliendosi anche belle soddisfazioni come la vittoria di Roma nel 2013 con l’Irlanda e, nel 2015, alla Rugby World Cup inglese segnando una meta nella gara contro il Canada a Leeds. L’ultima presenza nell’incantevole scenario di Twickenham, nel 2017 contro l’Inghilterra con Conor O’Shea in panchina.

“Mai avrei pensato di finire in questo modo la mia carriera –ha spiegato Rizzo-.
Ovviamente il mio pensiero in questo momento va a chi sta male e a chi ha perso molto a causa di questa emergenza.
Volevo solo ringraziare la mia famiglia, gli amici, tutti i compagni di squadra, avversari, staff, tifosi e appassionati che ho avuto la fortuna di incrociare nel corso di questa avventura fantastica. Un’avventura fatta di molti alti e molti bassi...mai avrei scommesso di arrivare così in alto e togliermi certe soddisfazioni”.