Il forfait del Sanframondi nella sfida contro il Loia ha fatto rumore. Il primo pensiero è stato quello di non aver voluto giocare questa gara, aver trovato un escamotage per fare in modo di spostarla per creare un disagio alla formazione di Cesare. A diradare le nubi, però, ci ha pensato Michele Catena, dirigente del Paolisi 2000 che conosce bene la realtà guardiese avendo dato una mano alla società nella costruzione di questa squadra.
“Il motivo è più semplice di quanto si possa pensare. I giocatori sono partiti con una macchina e un pulmino e a un certo punto quest’ultimo si è fermato. Solo in sei sono riusciti ad arrivare gli altri hanno cercato di far ritorno a Guardia per prendere i loro mezzi ma non sono mai arrivati perchè c’era l’inaugurazione del nuovo Comune e le strade non erano accessibili”.
Nessun giochetto, quindi, impossibilità vera e propria.
“Conoscendo la società posso affermare con certezza che non c’è alcuna malizia e poi perchè non avrebbero dovuto giocare? Il Sanframondi era al completo, non mancava nessuno e non c'erano infortunati. Non si tratta di una decisione studiata a tavolino come potrebbe pensare qualcuno perchè non ci sono motivazioni che possono rafforzare questa tesi. Posso garantirlo. Comunque mi scuso a nome del Sanframondi con la società del Gianni Loia e con mister Cesare che stimo tantissimo per il disagio creato”.
Insomma stando alle parole del direttore Catena, non ci sarebbe stato un forfait intenzionale da parte del Sanframondi, nessuna voglia di spostare la sfida in altro campo o addurre qualche altra motivazione per una mancanza di elementi che avrebbe potuto compromettere l'esito del big match. Bisogna, però, attendere la decisione del giudice sportivo per capire quale direzione prenderà questa storia e come sarà risolta la questione
di Fabio Tarallo