La notizia di voler lasciare la panchina alla fine della stagione ha allertato i tecnici che hanno messo nel mirino la piazza di Guardia. Poi succede che nello scorso turno mister Fasano non c'era al solito posto e a qualcuno è venuto in mente che la speranza era diventata realtà. Niente di tutto, una banale influenza, più forte del normale, ha costretto il tecnico telesino a stare in casa e non poter seguire la propria squadra nella sfida contro la Virtus Avellino. Tutto si è risolto in un nulla di fatto, Fasano nel prossimo turno tornerà sulla panchina dello Sporting, influenza permettendo, questo è ovvio.
“E' stato solo un caso – inizia l'allenatore – solo colpa dell'influenza, rimango sulla panchina dello Sporting Guardia fino alla fine della stagione. Ho preso un impegno e intendo mantenerlo fino alla fine, ci mancherebbe altro. Si tratta di una società che mi ha dato tanto e rispetto gli impegni presi”.
Ed è stato anche un caso che senza Fasano la squadra abbia perso, un po' come se avesse perso la bussola.
“E' solo una questione di motivazioni. Nel calcio può capitare di perdere contro avversarie più cariche rispetto a noi che non abbiamo una motivazione cos' forte. E poi in questa fase si cerca di dare spazio a giocatori che ne hanno avuto di meno perchè c'è da capire anche chi può far parte del progetto nel prossimo anno”.
Un progetto che non vedrà Fasano al timone di questa formazione.
“Al di là di tutto, per me, si chiude un ciclo vincente perchè si è creata una struttura importante e io ho cercato di dare il mio contributo. Un ciclo fatto di gioie e dolori, ma dolori legati comunque a risultati sportivi, come finali perse. E di tutto ciò va dato atto al presidente Garofano senza il quale sarebbe stato difficile fare tutto ciò. La sua serietà e la sua passione hanno permesso di farci emergere e farci conoscere. Proprio per questo la realtà Guardia deve essere grata al presidente Garofano. Fasano è un tecnico, può passare come i giocatori, la realtà deve tenersi stretta il presidente che può garantire la continuità. E' il lui il motore del progetto sport a Guardia Sanframondi. È importante che non perda entusiasmo anche se penso che si stia organizzando per il futuro. Il Guardia col presidente Garofano sarà sempre più forte perchè hanno le idee chiare come me del resto”.
Serve chiudere in bellezza questo torneo e poi per Fasano si apriranno le porte di una nuova avventura.
“A oggi non so ancora nulla. Pensiamo a concludere il torneo nel migliore dei modi e poi pensiamo al prossimo anno. Spero che ci sia una squadra ma se non dovesse accadere me ne starò felicemente a casa. Per me il calcio è una passione da coltivare con la speranza, un giorno, di renderla la mia attività principale e penso di avere tutte le carte in regola per riuscirci. E' il mio sogno, so che è difficilissimo ma provarci e sognare non costa nulla”.
di Fabio Tarallo