La storia è sempre la stessa, ormai non sorprende più. Arriva la ventesima vittoria del Montesarchio su ventuno sfide di campionato. Un cammino da record, un segnale di manifesta superiorità che non ammette repliche. I caudini non sanno più in che lingua parlare per far capire alle altre che non c’è spazio per nessuno in questo campionato, che l’Eccellenza è un obbligo e che deve essere ottenuta quanto prima. Una stagione da record col marchio di una società attenta e competente, una squadra di qualità e votata al sacrificio e soprattutto un allenatore che ha nel dna la vittoria. L’ennesima perla della stagione arriva a Serino, un tre a zero netto che porta la firma di Insigne, un giocatore che, quando si accende, diventa devastante. Ma sarebbe ingiusto parlare delle prodezze di uno in un contesto nel quale tutti suonano all’unisono come una vera orchestra, un gruppo che segue un maestro che definire capace è poco. Nessuna paura per i caudini neanche dopo l’iniziale aggressione del Serino che ha provato a sorprendere la formaziuone avversaria con Paolino e Montuori. Il Montesarchio ha recuperato presto e ha risposto con un tris di palle gol di Ferretta, Boscaino e De Mizio che avrebbero potuto trovare la rete. Poco male per la formazione ospite che, alla mezz’ora, il punteggio lo sbloocca comunque. De Mizio calcia una botta che il portiere ribatte corto permettendo a Insigne di ribadire con tranquillità in fondo al sacco. L’ultimo sussulto della prima frazione di gioco è per la formazione ospite con Pepe ma De Luca è attentissimo. Nella ripresa il Montesarchio ci mette solo dieci minuti per chiudere tutto: Insigne viene messo a terra in area e per l’arbitro è calcio di rigore. Alla battuta va De Mizio che spedisce la sfera in fondo al sacco. I caudini non sono contenti, Insigne non è contento e continua a cercare la terza rete con insistenza. Questa arriva grazie al grande invito di Liguoro che affonda sulla fascia e crossa per l’attaccante napoletano che chiude la sfida con una bellissima mezza girata. Non c’è altro da segnalare, non potrebbe essere altrimenti dopo aver ottenuto una vittoria schiacciante. Ma questa è stata tale non tanto nel risultato, quanto dal fatto che è arrivata dopo una grande prestazione. Il conto alla rovescia del Montesarchio è iniziato. E non da oggi.
di Fabio Tarallo