La strega e la sua "missione impossibile"

6 vittorie consecutive per i "lupi" nelle ultime 6, solo 6 pareggi per la strega

la strega e la sua missione impossibile
Benevento.  

Al Benevento, questa settimana, farebbe comodo avere in organico Tom Cruise. Lui sì che s'intende di “missioni impossibili”. E quella della squadra giallorossa al Partenio di Avellino lo è senz'altro. Basterebbe guardare agli ultimi risultati: irpini reduci da sei vittorie di fila dopo il ko di Foggia, sanniti da sei pareggi dopo la sconfitta di Biella (e senza vittoria da 11 giornate). In termini di punteggio le ultime 6 giornate fanno segnare un impietoso 18 a 6 a favore della squadra di Biancolino. Per credere nell'impresa, insomma, questa volta serve proprio un atto di fede. 

La strega non è inadeguata a questa sfida, ma vi arriva in un momento di grandi tormenti, di gol sbagliati, di occasioni perdute. Proprio il contrario dell'Avellino che è invece lo specchio della concretezza. La squadra di Biancolino non offre prestazioni impeccabili dal punto di vista estetico (basterebbe dare un'occhiata all'ultima sfida col Potenza), ma alla fine in una maniera o nell'altra riesce a prevalere. Merito di un organico infarcito di giocatori adatti alla categoria, che sanno essere aggressivi quando serve e pratici al momento opportuno.

Al Partenio dovrebbero essere in diecimila a spingere i lupi alla settima vittoria di fila. Non ci saranno tifosi beneventani, che a dirla tutta neanche credono nell'impresa. Basterebbe dare uno sguardo a Facebook, sono davvero in pochi a pensare che si possa uscire indenni dal Partenio. Oseremmo dire che ci credono più i “quotisti” delle agenzie di scommessa, che i tifosi giallorossi. Le quote pendono evidentemente dalla parte dell'Avellino, ma non in maniera così perentoria come si potrebbe pensare: la vittoria dei biancoverdi viene pagata a 1.78, il pari a 3.20, il successo dei giallorossi a 4.00. Non sembrano, insomma, quote che rispecchiano i 14 punti di vantaggio dei “lupi” che hanno persino una partita in meno della strega. Segno che un po' di credibilità (giusto un po'...) ai giallorossi viene ancora concessa.

Cosa serve al Benevento per smentire i pronostici? Auteri direbbe: orgoglio e dignità. Ma forse questa volta non bastano neanche queste due virtù. Serve recuperare alcune certezze smarrite, almeno pareggiare l'agonismo dell'avversario e fare pace con le proprie paure. E sperare che per una volta la dea Eupalla giri il volto dalla parte dei colori giallorossi.