Ivano Pastore: "Sorrento alla portata delle caratteristiche del Benevento"

I suoi pronostici nel girone C: "Oltre ai giallorossi, vedo Catania, Avellino e Cerignola"

ivano pastore sorrento alla portata delle caratteristiche del benevento
Benevento.  

La serie C affidata alle parole esperte di Ivano Pastore. L'ex diesse giallorosso la conosce bene, gira i campi di tutta Italia (con predilezione per quelli del Sud) e sa di cosa parla quando trincia giudizi e butta giù pronostici. Si comincia con la prossima partita del Benevento che si gioca al Viviani di Potenza contro il Sorrento: “Le prime insidie – ha detto Pastore ad Ottogol – vengono dal campo in sintetico. Su quello di Potenza la palla viaggia veloce, sicuramente più che su un campo in erba naturale”. Poi c'è il Sorrento, squadra sbarazzina, con giovani di prospettiva ed altri che hanno già maturato esperienza: “Il Sorrento non è una squadra fisica, direi che è alla portata delle caratteristiche del Benevento. Barilari non è certo un difensivista, adotta un 4-3-3 molto dinamico. Ha fatto le fortune del Sestri Levante, poi ha accettato di venire al Sud”. Giocatori pericolosi? “Il centravanti Musso, che viene dalla D, anche se in passato ha già giocato in serie C. Ora cerca il rilancio in terza serie”. Antonino Musso, per chi non ne avesse mai sentito parlare, è un classe '99 di Partinico e l'anno scorso nelle file del Bra in serie D ha segnato 18 gol. Ma non è l'unico da cui guardarsi, a parte l'ex Bolsius: “Non so se ci sarà Di Francesco, che è molto bravo. Se sarà disponibile potrebbe giocare al posto di Colangiuli a centrocampo”, chiosa Pastore. 

LA STREGA GIOVANE. Il Benevento dei giovani sta facendo parlare l'Italia del calcio. Molti dicono che la società abbia già messo da parte un bel gruzzolo per il famoso “minutaggio” dei “ragazzi” della cantera: “Sono molte le squadre che fanno giocare i giovani solo per avere qualche soldo in più dalla Lega, il Benevento no, lo fa perchè tutto questo fa parte di un progetto. Il Cesena l'anno scorso faceva giocare un sacco di giovani del settore giovanile ed ha vinto il campionato: Toscano non era certo tipo che pensasse al minutaggio, li faceva giocare perchè erano bravi. E così fa anche Auteri: la differenza è nel programmare un percorso e nel portarlo avanti. Quando un presidente come Vigorito dice “voglio che il settore giovanile sia al centro del progetto” lo fa per una scelta ben precisa e ha dimostrato che se uno vuole fare una cosa di pregio, puoi costruirla anche in casa”. Il tutto è affidato ad un tecnico esperto come Auteri: “Il mister è bravo, sa lavorare sia con i grandi che con i giovani: può gestire tranquillamente tutto e se uno è bravo deve giocare, inutlle girarci intorno e pensare a quanti anni abbia. Si dice che le nazionali non abbiano giovani, Auteri fa giocare un 2007 in porta. Nunziante mi ha colpito molto: fa un errore la settimana prima e la settimana dopo si riprende come un veterano. Mentalmente è già pronto”.

LE FAVORITE DELLA C. Panoramica sulla C, anche quella dei gironi del nord e del centro: “Secondo me il girone B è quello più equilibrato verso l'alto, quattro squadre su tutte: Pescara, Ternana, Entella e Torres. Costruite per vincere in ambienti importanti. Il girone A non mi sembra estremamente competitivo, ci sono giusto 2-3 squadre davvero forti. Il girone C è quello più difficile sotto l'aspetto agonistico. Non il migliore sotto quello tecnico: ci sono 3-4 squadre che possono lottare per vincere, ma c'è un distacco totale con le altre. Oltre al Benevento, dico Catania, Avellino e Cerignola. Gli etnei sono i grandi favoriti, con un lavoro incredibile fatto da parte di Faggiano, deve solo compensare un inizio lento e il punto di penalizzazione. Nell'Avellino Biancolino ha semplicemente rimesso le cose a posto, ha tolto un po' di pressione, ha rimesso dei giocatori nelle loro posizioni, ha cambiato modulo. Ora è una squadra più aggressiva e libera mentalmente, ha recuperato Patierno, un top assoluto. Sostanzialmente il nuovo allenatore ha rimesso le cose a posto, anche se è presto per dire se sia guarito”. Infine il Cerignola: “L'Audace è strutturato per la Lega Pro. Sanno giocare alto, non hanno paura, gli esterni hanno percorrenza lunga, i centrocampisti sono bravi, a iniziare da Capomaggio. In avanti avevano inizialmente Salvemini e Cuppone: Salvemini è forte per la categoria, Cuppone si è rotto. Ma la società è forte, se dovessero rimanere attaccati al gruppo di testa fino a gennaio, il Cerignola, sono certo che ci proverà”. 

In questo contesti si è inserito il giovane Benevento: “I numeri sono lo specchio della verità: in casa la squadra giallorossa è una macchina perfetta, ha il miglior attacco e la migliore difesa. Deve però cominciare a fare risultato anche fuori casa, anche per mantenere uno standard alto, perchè ci sono squadre che stanno ritornando alla carica”.