E' già un Benevento che ispira fiducia

Auteri ha utilizzato tutti gli elementi più esperti, più il "baby-super" Nunziante

e gia un benevento che ispira fiducia
Benevento.  

(frasan) Ritiro finito. Terribile per molti, il più faticoso della carriera per Eric Lanini, che lo ha detto senza troppi pudori al termine della sfida con la Roma Primavera. I metodi di don Gaetano li conosciamo: inflessibili ed efficaci come pochi. “Il terreno non era granché in quest'ultima partita perché, lo ammetto, noi lo abbiamo un po' arato”. Lo ha detto col sorriso sulle labbra, i suoi hanno consumato persino l'erba del campo a furia di calpestarlo. 

Un lavoro meticoloso, sia in campo che in palestra, con l'ausilio dei preziosi Di Mauro, Toto, e dell'immancabile Cassia. Un lavoro che la squadra potrà “monetizzare” ben presto, quando le gambe cominceranno a mulinare come piace alla gente.

Ora un paio di giorni di riposo, poi si riprende all'Imbriani in vista della prima partita di Coppa Italia con il Taranto che si sta disgregando dopo le dimissioni del suo presidente Giove. Capire che avversario affronterà il Benevento la sera dell'11 agosto è un rebus, ma nel corso della settimana se ne capirà di più.

Quello che ora interessa è lo stato di condizione che la squadra ha palesato dopo quasi un mese di lavoro (c'è stato anche il cosiddetto pre-ritiro all'Imbriani).

Auteri ha scelto una squadra “esperta” per l'ultima amichevole contro la Roma Primavera ed ha utilizzato tutti i suoi “pretoriani”, fatta eccezione per quelli che soffrono ancora per qualche problema fisico (Simonetti, Agazzi, Perlingieri). L'unica eccezione nella formazione del primo tempo è stata quella di Alessandro Nunziante. Il campione d'Europa Under 17 ha cominciato a far vedere di che pasta è fatto. D'altro canto nelle precedenti partite era stato impegnato molto poco. Contro la Roma (bello il duello a distanza con il giallorosso Marcaccini, nazionale under 15, classe 2008) ha sfoderato tre interventi di grande sostanza, che ne fanno solo intravedere le doti di cui è in possesso. Insomma, fidarsi del giovane portiere foggiano è tutt'altro che un azzardo, anche se è lecito ora attendersi qualche altra prova su questi livelli.

Gli esami per i più giovani sono stati rinviati alle prossime esibizioni, anche se Auteri ha avuto parole di elogio per Sena e Prisco, sicuramente quelli più pronti della nidiata giallorossa.

La squadra ha già una sua fisionomia e, nonostante il 4-3-3 in luogo del canonico 3-4-3, somiglia molto a quella dell'anno scorso. Ha un attacco nuovo di zecca con Lamesta e Manconi, che insieme a Lanini compongono un trio difficilmente comparabile con altri in questa serie C.

La difesa sta già assorbendo i dettami del nuovo modulo: Berra (con baffetto alla Bergomi) è una sicurezza a destra, sia che decida di spingere, sia che debba solo difendersi. La coppia centrale formata da Meccariello e Capellini è di un'altra categoria, al di là della condizione attuale. Viscardi non è più un novellino, ma a sinistra è aperta la possibilità di avere Tosca (“lo aspettiamo...”, ha detto Auteri), che farebbe fare un ulteriore salto di qualità alla squadra.

A centrocampo è prorompente la forza di Angelo Talia, destinato ad un ruolo di leader in questa squadra. Al suo fianco Nardi, assoluta certezza, ma un tantino indietro di condizione, oltre a Pinato, che le cose migliori le fa sempre in fase avanzata (un gran gol quello segnato di testa).

Alla ripresa Auteri troverà anche Acampora e Viviani, reduci da una stagione in prestito poco felice e con quella macchia difficilmente cancellabile della retrocessione di due stagioni or sono. “Li alleneremo come gli altri”, ha detto semplicemente il tecnico di Floridia.

Nella foto Taddeo una parata plastica del baby Nunziante