(f.s.) Quando si rincorre è sempre così. I margini di errore si riducono al minimo e va a finire che anche un pari viene metabolizzato come una sconfitta. Peggio ancora se il gioco non convince, se si commettono errori evidenti e se anche chi entra dalla panchina non dà quel contributo in più che tutti si attendono.
Quella col Messina era una partita difficile, lo aveva sottolineato anche Auteri. I peloritani sono bravi ad aspettare l'avversario, a fare densità nella loro metà campo, a chiudere ogni linea di passaggio. E per una squadra che vive una serata di scarsa brillantezza tutto questo può essere un problema grosso.
Il tecnico sta seguendo un percorso che vuole essere di crescita di tutto il gruppo, ma vuole che questo accada secondo i suoi dettami. La prima regola rimane sempre la stessa: attaccare bene per non subire le offensive degli avversari. E' quello che è mancato al Benevento contro il Messina. La squadra strada facendo ha perso campo e la manovra nella zona nevralgica è passata nelle mani dei siciliani. Non si può dire che il Benevento abbia sofferto chissà quanto le incursioni del Messina, fatto sta però che anche i numeri segnano un predominio dei giallorossi di Modica: 11 tiri contro 7 verso la porta avversaria. Alla fine a determinare il risultato è stato un tiro dalla distanza, bello e fortunato. Perchè la casualità ci mette sempre lo zampino.
Non è certo il momento di buttar via tutto, nel ritorno la squadra giallorossa continua a comandare la classifica virtuale: 28 punti in 12 partita alla media di 2,33, che era e continua a rimanere una media promozione. Proiettandola sulle 38 partite di tutto il campionato, condurrebbe alla quota stratosferica di 88 punti. Da promozione diretta, dunque.
I miglioramenti che Auteri esige dai suoi dovranno diventare concreti in fretta. Se non ci saranno sconvolgimenti la squadra giallorossa dovrà tuffarsi nel terribile torneo finale dei play off. E, contrariamente a quello che dicono in molti, conviene, eccome, farlo da secondi classificati. E' vero, ci sarà un lungo stop prima di tornare in campo, ma si tornerà per giocare il secondo turno della fase nazionale: come dire che dopo quello si può poi direttamente accedere alla “final four”. Decisamente un vantaggio da non farsi sfuggire.