(f.s.) I “numeri” croce e delizia di un campionato. Soprattutto quando si prova a farli quadrare senza considerare che l'attrezzo del mestiere è un pallone che rotola e che è più condizionato dalla casualità che dalla matematica.
In ogni caso la tentazione era troppo forte di fare un giochino (senza pretese e senza illudere nessuno...) partendo da quella classifica virtuale del girone di ritorno. Per quel che riguarda il Benevento non coincide solo con l'anno solare 2024, ma anche con la nuova guida tecnica di Gaetano Auteri. Lo abbiamo detto tante volte, la strega nel girone di ritorno sarebbe in vetta: 18 punti in 8 partite, più del Messina che ne ha totalizzati 16, del Picerno che è a quota 15, dell'Avellino a 14 e di un gruppetto formato dall'attuale capolista Jiuve Stabia, dal Taranto, dal Sorrento e dal Latina che sono a 13 punti. Abbiamo, ovviamente, calcolato anche la media punti: Benevento 2,25 a partita, Messina 2, Picerno 1,87, Avellino 1,75, Juve Stabia, Sorrento, Latina e Taranto 1,62.
Viene da sé che la tentazione porti anche a fare una proiezione sulle 11 partite che restano da disputare (basta moltiplicare la media di ogni squadra per 11). Ipotizziamo, insomma, che da qui al 27 aprile tutte queste squadre continuino ad avere la media punti attuale, ci ritroveremo una classifica finale che è una sorpresa incredibile: Juve Stabia e Benevento 73, Picerno 69, Avellino 67. Per essere ligi fino in fondo alla matematica diciamo che la proiezione porta a una cifra con decimali: 72,82 per la Juve Stabia, 72,75 per il Benevento. Un'inezia che considerata per eccesso si puà arrotondare per entrambe a 73.
E' un giochino che sembra complicato, ma è di una semplicità disarmante. La discriminante è che ognuna delle contendenti mantenga la media punti fatta segnare in queste primo otto giornate del girone di ritorno. Come dire che se tutte continuano a marciare secondo la velocità di questo primo scorcio della fase discendente, il primo posto risulta tutt'altro che assegnato.
Ovvio che spesso questi calcoli lascino il tempo che trovano: basta un pallone calciato meravigliosamente che finisce contro un palo e uno ciabattato orribilmente che si infila nell'angolo e tutti i calcoli vanno a farsi benedire.
Ma come si dice spesso: finché ci conforta la matematica...