Ciciretti e quel rigore in "buca d'angolo"

Sinistro chirurgico e grande concentrazione. Suo anche il primo gol storico in B su rigore

ciciretti e quel rigore in buca d angolo
Benevento.  

Amatino studia di nuovo da grande. Il suo talento non poteva essere improvvisamente evaporato, sia pure sballottato su e giù per lo stivale. Si dirà: in fondo ha calciato solo un rigore... Già un rigore. Come cantava de Gregori? “... non è da un rigore che si giudica un giocatore...”. Eppure da quel tiro dagli undici metri, contro un portiere in serata di grazia, lui aveva solo da perdere. 

Si dice: se un rigore lo segni hai fatto il tuo dovere, se lo sbagli ti può cadere anche il mondo addosso.

Amatino s'è preso quel pallone con la voglia di sovvertire un destino che negli ultimi anni non gli è stato molto amico. L'ha posizionato con cura sul dischetto, ha pure atteso qualche minuto per il lieve infortunio occorso a Pinato. Ma non ha perso la concentrazione: mancino chirurgico alla sinistra di Merelli a mezza altezza e il Benevento ha ritrovato la parità. Erano 4 anni che non batteva un rigore in partita, da quel 10 luglio 2020 in pieno “lockdown”. La maglia dell'Empoli addosso, il Frosinone di Camillo Ciano come avversario. Situazione psicologica più semplice quella volta: l'Empoli era già in vantaggio e il primo gol lo aveva segnato proprio lui. Quando arrivò il rigore per un fallo su Mancuso, ebbe la stessa determinazione: della serie “lo batto io”. Pallone nell'angolino alla sinistra di Bardi, ma questa volta rasoterra.

In giallorosso i gol che si ricordano di Amato sono altri: il primo gol in A a Marassi col tiro a giro, la punizione all'Allianz contro Szczesny. Di rigori ce n'è uno solo, ma storico, perchè fu il primo gol del Benevento in serie B: Benevento-Spal 2-0. gol del vantaggio segnato proprio da Ciciretti all'attuale portiere del Napoli, Meret. Palla in buca d'angolo, il solito alla sinistra del portiere, che però quella volta fu letteralmente spiazzato. Era il 27 agosto del 2016. 

Quest'anno Amatino un gol lo aveva già segnato alla Turris con un diagonale millimetrico nell'angolino, ma questo ha un sapore diverso e anche un peso superiore. Arriva nel momento in cui sta facendo il massimo sforzo per riappropriarsi di quella veste da protagonista che a Benevento lo ha sempre contraddistinto. Può essere lui l'arma in più del Benevento in un finale di stagione tutto da scrivere. Perchè, è vero, “non è da un rigore che si giudica un giocatore”, ma da quello si può ripartire per un viaggio che vuole ancora regalare soddisfazioni e gloria.