(f.s.) Hai voglia di dire che bisogna concentrarsi su una partita per volta. Può andar bene quando si è in un momento tranquillo del campionato e le settimane non ti vengono addosso come tante piccole slavine. I prossimi sette giorni sono ad un ritmo infernale: il Benevento gioca lunedì a Crotone, fa il bis la sera del 15 al Vigorito contro il Cerignola, chiude sempre in notturna domenica 18 nel piccolo stadio di Picerno. Un trittico batticuore, che può indicare la strada per il Paradiso o spedirti direttamente all'inferno. Un crocevia, insomma, che non si riesce a non guardare tutto insieme. Le due trasferte sono su campi estremamente diversi tra loro: in erba naturale e dal passato recente glorioso l'Ezio Scida, in sintetico e dalle sembianze di un “subbuteo” il Curcio di Picerno. Viene da sé che ci saranno da giocare due partite diverse, contro squadre che hanno Dna opposti. In mezzo, il 15 febbraio, il Cerignola che fa visita al Vigorito. Non è un caso che Crotone e Picerno abbiano finora conquistato gran parte del loro bottino di punti in casa: 22 punti i pitagorici (media di 1.83), addirittura 25 i lucani (media 2,08). Insidioso anche il Cerignola in trasferta, dove ha conquistato 17 punti in 13 partite ed ha il record di pareggi fuori casa, ben 8 (2 sole le sconfitte).
Auteri lo sosterrà anche alla vigilia: concentrazione feroce sull'avversario da affrontare subito, ovvero il Crotone. Ma una visione d'insieme sarà naturale. E lì ci sarà da gestire bene le forze e le virtù dei tanti giallorossi a disposizione, certi che un organico come quello della strega non ce l'hanno tutti in questo campionato.