L'ingaggio di Marcello Carli da parte del Benevento ha subito accantonato le polemiche che serpeggiavano negli ultimi giorni dopo l'aritmetica retrocessione in serie C. La Strega è pronta a ripartire con un progetto totalmente diverso e che vede il nuovo direttore generale il perno su cui basare la rifondazione.
Toscano verace, col suo lavoro ha rilanciato l'Empoli
La storia di Carli è legata profondamente all'Empoli. Nel club toscano ha vestito tutti i ruoli possibili, tranne quello di presidente: è stato calciatore, allenatore, responsabile del settore giovanile, direttore sportivo e anche direttore generale. Insomma, è uno che ha dato anima e corpo alla realtà empolese, conquistando risultati più positivi nel corso degli anni. "È un tipo sanguigno, un vero toscano. Molto verace". Così l'ha descritto il giornalista Alessandro Marmugi di Radio Lady, canale ufficiale dell'Empoli: "Sa essere molto bravo nei momenti di difficoltà, riesce a compattare l'ambiente dandogli la giusta fiducia. L'esempio lampante è avvenuto al primo anno di Sarri: la partenza fu disastrosa, ma lui gli rinnovò il contratto, da lì partì la scalata dell'Empoli e dello stesso Sarri che veniva dal Sorrento. I due si incontrarono in un casello autostradale a Incisa, dando il via a una storia che rilanciò la squadra in maniera clamorosa. Tanti ragazzi che sono cresciuti nell'Empoli hanno fatto strada e sono tutti elementi scovati da Carli come Saponara, Valdifiori, Mario Rui, Tonelli e altri. Sui giovani punta tantissimo e ne conosce il mercato, è un uomo di campo. Difende i suoi allenatori a spada tratta".
La filosofia del Carli empolese è: "Con poco si fa tutto"
Marmugi ha poi proseguito: "A Empoli aveva un mantra: "con poco si fa tutto". Non so quanto sia cambiato dopo le esperienze di Cagliari e Parma, dove ha condotto delle operazioni anche onerose, ma il Carli empolese è questo. Recentemente si era parlato anche di un suo ritorno, visto che probabilmente Accardi andrà al Napoli, una semplice ipotesi che poi non si è concretizzata. Il Benevento ha fatto un'ottima scelta per la costruzione di un nuovo progetto, soprattutto perché parliamo di un direttore bravo a ricostruire per poi far ripatire le società. Il Benevento dovrà cambiare filosofia, magari cercherà di replicare il modello di Empoli, cosa che ha già fatto il Frosinone con degli ottimi risultati. Le piccole società devono ragionare in questo modo: contenendo i costi, facendo crescere i giovani e generando plusvalenze. Sarà importante risalire la china con dei concetti, non solo spendendo più di tutti".
foto tratta da stadiotardini.it