Lunga vita a re Carli. Incoronato nelle vesti di direttore sportivo. Oreste Vigorito aveva chiuso un'era qualche giorno fa pronto a ripartire dall'anno zero. Affidando a Marcello Carli il nuovo incarico. È accaduto di tutto nell'arco di una sola settimana. “Mi dispiace” le prime parole dopo la retrocessione ufficiosa. Oreste Vigorito non si è sottratto alle responsabilità per un tracollo “forse” annunciato da tempo. Ma arrivato formalmente nella penultima partita di campionato col Modena. Quando “nella sua dimora” non ha voluto risparmiare nessuno: se stesso per essersi affidato a collaboratori non più adeguati al progetto che balenava da tempo nella sua testa, le Istituzioni, tutte, impigrite dalla consapevolezza: “che c'importa tanto a metterci i soldi ci pensa Vigorito”. Il tessuto economico poco favorevole a investire nel calcio nonostante i grandi risultati degli ultimi anni. E dulcis in fundo i tifosi la cui reazione è stata subito ostile alle parole del presidente, colpevole di aver sottolineato un'apatia generale nei confronti delle vicende calcistiche. Perché negli ultimi due anni “nell'amata B” il calo di spettatori è stato sempre più alto. Giustificato da uno spettacolo non più gradito sugli spalti. Che fa a botte con quella fede che spinge ancora una volta un presidente alla guida del Benevento da 17 anni a investire nel calcio sannita.
Vigorito si arrabbia, si dispiace, si rabbuia ma nel frattempo pensa: pensa a come ripartire, pensa a chi potrà aiutarlo nel nuovo progetto. Pensa subito dopo una retrocessione forse più cocente per uno che di soldi ne ha spesi parecchi, che di trasferte ne ha fatto un abuso, che di spettacoli indegni ne ha fatto perfino indigestione, non lasciando mai vuoto il suo posto. Forse stavolta non è stato capito. Forse qualcuno ci ha “azzuppato”. Forse la stanchezza ha giocato a tutti un brutto scherzo. Sta di fatto che Vigorito a prescindere dai musi lunghi e dalle polemiche piovute sulle sue dichiarazioni decide di andare avanti. E di farlo con Marcello Carli, un profilo di grande esperienza. Conoscitore del mondo dei giovani, un passato nell'Empoli, nel Cagliari e nel Parma. È motivato e pronto a sposare il progetto Benevento seppur in C il neo direttore sportivo che ha perfino accettato un triennale, segno di un programma lungimirante da entrambe le parti. E' il primo passo in questo anno zero. “Quando si cade bisogna avere la capacità di rialzarsi”. Oreste Vigorito è già in piedi.