Fu l'autore del gol nella gara d'andata in Emilia, questa volta non ci sarà. Genni Acampora ha riportato sabato a Cittadella un trauma distorsivo alla caviglia destra, solo oggi ci sarà responso della risonanza per avere un quadro più chiaro, ma si può dire sin d'ora che contro i “canarini” di Tesser non ci sarà.
In questo momento ogni defezione possibile (mancheranno anche il giovane Carfora e lo squalificato Schiattarella) si accetta senza particolari patemi. La situazione del Benevento è talmente compromessa che non può essere certo un'assenza a peggiorarla. Quello di sabato sarà un finale irreale al Vigorito, nel corso del quale, al novantanove per cento, si consumerà il destino della Strega. Non stiamo neanche ad enumerare le possibilità che pure ancora esistono perchè questo destino non si realizzi.
Resta la volontà di chiudere almeno dignitosamente questo campionato. Anche due vittorie porterebbero il Benevento a quota 38, davvero troppo poco per sperare in qualcosa di concreto. Ma evitare l'ultimo posto dovrebbe almeno stimolare le ultime stille di orgoglio da parte di un gruppo che ha mostrato più volte di non avere neanche il cuore per andare oltre l'ostacolo.
Di fronte ci sarà un Modena che ha appena raggiunto il suo obiettivo minimo e che non sembra abbia molta voglia di pensare ad altro. Tesser ha chiesto ai suoi in questo campionato anche più di quanto potessero dare e forse va bene anche così. Non si prospetta una grande gara, ma il Benevento dovrà scavare in fondo al barile per trovare almeno la dignità di ritrovare una vittoria che manca addirittura dal 18 febbraio e che è diventata un ricordo lontanissimo nella disgraziata stagione giallorossa.