Dei diciotto punti ottenuti dal Benevento fino a questo momento, ben undici sono stati conquistati contro formazioni che attualmente occupano la zona sinistra della classifica. I giallorossi sanno fare la voce grossa con le cosiddette grandi, anche se in un torneo così equilibrato appare difficile poter indicare delle squadre che possano stazionare stabilmente in testa, a eccezione di Frosinone e Reggina che hanno guadagnato un margine sulle inseguitrici.
Undici punti, dicevamo. Sì, perché il Benevento è riuscito a battere al Vigorito la capolista Frosinone e in trasferta il Parma, per poi pareggiare con Reggina, Bari, Genoa, Pisa e Sudtirol. Da menzionare anche le sconfitte con Ternana (scivolone casalingo dopo un primo tempo di dominio) e col Brescia (l'ultima partita di Caserta sulla panchina giallorossa).
Le cose cambiano nelle sfide con le compagini che sono al di sotto del decimo posto, basti considerare le sconfitte con Cagliari, Palermo, Cosenza e Como. Importanti i successi con Spal e Venezia, così come il pareggio interno con l'Ascoli. Mancano all'appello Cittadella, Modena e Perugia: formazioni che la Strega affronterà nel rush finale del 2022.
Sarà di un certo peso ottenere punti preziosi anche contro quelle che formazioni che, al momento, sono delle dirette concorrenti per la salvezza. Un ragionamento da evidenziare anche in virtù degli scontri diretti. Il Benevento contro le compagini di testa si esprime meglio, un paradosso che si unisce a un altro dato da invertire al più presto e che riguarda il digiuno di vittorie al Vigorito. La Strega non vince in casa dallo scorso 28 agosto: un trend da cancellare per far registare un ruolino di marcia che possa dare anche un significato maggiore al successo col Parma.