Benevento, Cannavaro: "Abbiamo fatto tre passi indietro"

Il tecnico giallorosso: "Lontani dalle ultime prestazioni. Ora pensiamo al Parma"

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Benevento.  

Subito dopo il triplice fischio di Benevento - Palermo ha così commentato la prestazione dei giallorossi il tecnico Cannavaro: 

"E' un Benevento lontano dalle ultime prestazioni. Oggi abbiamo fatto tre passi indietro. Mi aspettavo qualcosa di diverso, avevo preparato la partita per partire forti perché sapevo che il Palermo avrebbe cercato di fare male in contropiede. Non siamo stati lucidi nell'ultimo passaggio, alla fine abbiamo faticato ed è un peccato perché la crescita che vedo ogni giorno è importante e i risultati devono essere quelli che ti permettono di lavorare con serenità". 

"C'è qualche episodio che andrei a rivedere. Non vorrei che questo episodio fosse figlio delle polemiche di Reggio Calabria. Su La Gumina c'è una spinta, così come sulla ripartenza del Palermo c'è il fallo su Viviani perché gli toccano il piede sul pallone. Il mio concetto è che quando sei forte vinci, ma è importante anche sottolineare questi aspetti. Devo valutare la squadra, quindi ho fatto delle scelte soprattutto a centrocampo perché Schiattarella non era al top e Karic era squalificato. Ho pensato di partire più forte con tre attaccanti. Sul gol subìto abbiamo aperto la porta all'avversario, non siamo stati capaci di chiudere un uno contro uno perché la palla non deve passare tra le gambe". 

"Farias è quel calciatore che a me fa impazzire perché può dare l'ultimo passaggio, ma l'avevo visto calare. Lui è uno che deve stare sempre nel gioco, quando si sfila è perché vuole respirare. Ho deciso di mettere Tello perché è un calciatore che poteva dare supporto agli altri. Ho pensato anche alle prossime partite che giocheremo con Parma e Cittadella. Il cambio di Farias è stato frutto del fatto che non incideva come potrebbe". 

"Non c'è bisogno di calarsi nella mentalità di chi deve salvarsi, basta guardare la classifica: dovrebbe essere automatico. Non è una situazione facile. Giovedì giochiamo a Parma, il calcio è bello per questo perché abbiamo un'altra prova importante". 

"Tutti ci studiano e vedono che cerchiamo di palleggiare centralmente e di imbucare. Ciò che è mancato è stato l'attacco della profondità. Abbiamo sbagliato le scelte. L'ultimo passaggio è una cosa individuale, nessun calciatore può incidere su questo. Cerco di portarli fino alla trequarti, poi li lascio liberi alle loro scelte. Bisogna lavorare su questo, facendogli capire che l'ultimo passaggio permette di vincere le partite nel mondo del calcio". 

"Forte è uno che a Reggio ha attaccato la profondità. Oggi cercava la palla sui piedi. La Gumina può farlo. E' un'alternanza che ti permette di rompere le difese e di avere una scelta diversa. Penso che la poca cattiveria abbia fatto la differenza, soprattutto nei contropiedi che non abbiamo gestito bene. La colpa è mia, dovrò lavorare di più su questo". 

"Torno a Parma dopo tanto tempo. Per me è un posto che ha significato tantissimo. Ora sono l'allenatore del Benevento e devo metterli in difficoltà".