In questa serie B senza padroni e che non ammette pronostici, sono state giocate finora 13 partite nelle quali il leit motiv dei giallorossi è stato la scarsa presenza in campo di molti di essi. Una prima parte della stagione, quella del Benevento, caratterizzata dagli infortuni, che hanno limitato tanti giocatori che avrebbero dovuto fare la differenza. I numeri, in fondo, spiegano tutto: dei 26 giocatori finora utilizzati, solo due hanno fatto segnare l'en plein di presenze, Alberto Paleari, che non è stato mai sostituito, e Norman Karic, che ha accumulato 1.032 minuti dei 1.170 disponibili.
Sono fotografate proprio nei numeri le sofferenze del Benevento. Risaltano agli occhi le 8 presenze di Glik, Acampora, Farias, le 6 di Simy, le 4 di Veselj, le 3 di Viviani, le 2 di Kubica. Tutti elementi, alcuni confermati dalla scorsa stagione, altri ingaggiati in questa, per fare la differenza. Assenze che hanno abbassato di tanto la cifra tecnica della squadra, che avrebbero dovuto garantire quel salto di qualità che tutti si attendevano. Soprattutto quegli elementi arrivati alla fine del mercato (Leverbe, Simy, Schiattarella, Veselj, Ciano, Kubica) quando la squadra giallorossa aveva già giocato tre partite di campionato. Uno stillicidio di fatalità, un “fritto misto” tra incidenti veri e propri e una scarsa condizione fisica dovuta ad una preparazione carente. In queste condizioni si sono consumate le prime 13 partite, un terzo del campionato, il meno efficace finora tra i cinque di B in cui il Benevento ha preso il via.
A venire incontro alla Strega, però, non ci sono solo le 25 partite ancora da disputare (ben 75 punti a disposizione), ma anche l'equilibrio che regna sovrano in questo campionato. Basta dare una scorsa alla classifica per rendersene conto: nonostante l'andamento lento e lo stazionare dei giallorossi ancora nella zona play out, il distanziamento da quella che delimita i play off è di appena 6 punti. Senza contare che le due battistrada Frosinone e Reggina hanno già perso rispettivamente 3 e 4 partite (l'anno scorso in testa c'erano Brescia e Pisa che avevano subito solo 2 sconfitte ed erano inseguite da Lecce e Frosinone che avevano perso una sola volta). E' il segno di un campionato sostanzialmente diverso da quelli degli ultimi anni, nel quale ogni squadra può battere una qualsiasi avversaria. Il Benevento questo lo sa bene e spera ovviamente di poter riavere presto quei giocatori su cui non ha potuto contare finora. Si può cambiare e anche abbastanza in fretta, è essenziale aver fiducia.