A pochi giorni dall'ultimo DPCM con il quale veniva consentita l'attività agonistica per le società pallavolistiche, è arrivata invece una nuova disposizione governativa con la quale la Fipav ha imposto ulteriori limitazioni per la stagione 2020/21.
Resta garantito il regolare svolgimento dei campionati e degli allenamenti esclusivamente per la Serie A, la Serie B e la Serie C nonché per le Categorie Under 13, 15, 17, 19, ma senza la presenza di pubblico e con modalità porte chiuse. Per tutte le altre Serie, purtroppo, viene decretato lo stop immediato almeno fino al 24 Novembre, data di validità della suddetta disposizione.
In uno scenario assolutamente imprevedibile e che rischia di cambiare nuovamente da un momento all'altro, quindi, per l'Accademia Volley continua regolarmente l'attività agonistica esclusivamenete della prima squadra e delle giovanili, pur nel rispetto del rigido protocollo anti Covid-19 in vigore, e resta al momento confermato per il prossimo 21 Novembre l'inizio del campionato di Serie C.
Si registra, di contro, la inattesa posizione del Governo in merito all'utilizzo delle palestre scolastiche che, da una FAQ pubblicata in giornata dal Dipartimento dello Sport, sembrerebbe equipararle per l'uso extra-scolastico a quelle private di fitness e quindi renderle inutilizzabili. Una situazione insomma in continua evoluzione che non mancherà di fornire ulteriori colpi di scena.
Alla luce di queste disposizioni, dunque, è risultata quanto mai opportuna e tempestiva la decisione già assunta dalla società di interrompere le attività legate al Minivolley, una sorta di anticipazione del Decreto Ministeriale che da oggi le ha di fatto sospese sull'intero territorio nazionale.
Questo il testo completo della nota ufficiale della Fipav del 26 Ottobre 2020:
"La Federazione Italiana Pallavolo, in base all’articolo 1 del nuovo DPCM emanato il 24 ottobre in base al quale…restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale… e con riferimento all’articolo 1 del regolamento gare) già citato e reso noto in occasione della nota stampa diramata in data 19 ottobre ha stabilito che l’attività sportiva riguardante i Campionati di interesse Nazionale (Serie A, B, C e di categoria Under 13, 15, 17, 19) proseguirà.
Tale attività, comprendente gare e allenamenti, sarà consentita, ovviamente, nel totale rispetto dei protocolli federali fin qui emanati.
Contestualmente la FIPAV effettuerà uno screening dettagliato per capire la disponibilità degli impianti utilizzabili alla luce dell’ultimo DPCM, delle relative FAQ (domande utili) e delle differenti ordinanze regionali.
Ciò significa che la partenza dei campionati nazionali di serie B è confermata per il 21 di novembre, ma allo stesso tempo si stanno già vagliando formule di gioco alternative e modifiche ai calendari che possano garantire la regolarità dei campionati a seconda dell’evoluzione della pandemia.
Allo stesso modo la FIPAV rende noto che sta completando una valutazione dell’impatto della pandemia sulle migliaia di società sparse sul territorio nazionale ed entro venerdì verranno fornite ulteriori indicazioni in base alle verifiche effettuate.
Come detto, il nuovo DPCM non consente le attività di carattere regionale, quindi, rispetto a sette giorni fa, saranno necessarie restrizioni per ciò che riguarda la serie D, la prima, seconda e terza divisione: in sostanza ci sarà la sospensione di qualsiasi forma di attività, sia allenamenti sia gare.
Per quanto riguarda poi il Volley S3 e l’Under 12, sono sospese anche le attività in forma individuale a eccezione di quelle eventualmente svolte all’aperto.
Infine il nuovo DPCM vieta la presenza del pubblico a tutti i livelli: le gare saranno da intendersi quindi a porte chiuse.
La Federazione Italiana Pallavolo, confidando nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori, tiene a ribadire, ancora una volta, che resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentati legali delle società".