Provincia e società partecipate, interviene Del Basso De Caro

"Se fossi amministratore provinciale proverei a razionalizzare l'esistente, con piano finanziario"

"Il Decreto 'Madia', paradossalmente agevola questo percorso. Il limite di fatturato impone, invero, l'estinzione della partecipata entro il 31 dicembre del corrente anno, ma, al tempo stesso, sembra favorire accorpamenti e fusioni"

Benevento.  

"Condivido la decisione assunta dal Consiglio Provinciale, nella seduta del 12 agosto, sul tema delle partecipate”. Così il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro (Pd) che spiega: “L'argomento è tanto delicato da non poter formare oggetto di discussione in assenza di un inquadramento normativo certo che indichi la strada giuridicamente percorribile, le risorse disponibili e le compatibilità con le materia delegate dalla Legge 56 e sub delegate dalla Regione Campania. L'obiettivo, per quel che mi riguarda, - spiega il parlamentare del Partito democratico - è, da un lato, mantenere i livelli occupazionali di Art Sannio e di Sannio Europa e, dall'altro, valorizzare l'immenso patrimonio immobiliare, di cui è proprietaria la Provincia, rappresentato da musei, biblioteche, spazi espositivi, fortemente identitari per il Capoluogo e per l'intero territorio provinciale. Comprendo perfettamente le difficoltà di bilancio e quelle, ancor più grandi, legate alla sopravvivenza stessa delle Provincie, ma un atteggiamento inerme o passivo non agevola la soluzione di problemi non più rinviabili.
Nessuno propone l'accanimento terapeutico ma nessuno – precisa - può accettare che qualificate risorse umane vengano annullate e che le politiche di pianificazione territoriale e quelle per la tutela di importanti presidi culturali divengano terra di nessuno. Occorrono, mai come in questi momenti, volontà e coraggio. La volontà di difendere forti identità territoriali che, negli ultimi vent'anni, hanno consentito alla Provincia di assumere un ruolo propulsivo ben aldilà del tradizionale, angusto perimetro di intervento. Il coraggio di decidere come riarticolare le attuali competenze delle Agenzie Partecipate.
Il Decreto attuativo "Madia", paradossalmente, - spiega - agevola questo percorso. Il limite di fatturato impone, invero, l'estinzione della partecipata entro il 31 dicembre del corrente anno, ma, al tempo stesso,  sembra favorire accorpamenti e fusioni. Spero sia possibile, in tempi rapidi, realizzare un'unica multi service nella quale,  previe le necessarie modifiche statutarie, far confluire le competenze e le funzioni fino ad oggi esercitate da Sannio Europa, da Asea , da Art Sannio , dichiarata fallita il 30 marzo scorso, con la doverosa precisazione, per quest'ultima,  che i lavoratori ancorché licenziati,  potrebbero essere utilizzati da una newco che, nelle finalità statutarie, avesse anche una missione culturale”, così come chiesto ormai da anni anche dalla Uil che anche ieri ha ribadito la necessità di un unico contenitore di professionalità, ovvero un'unica agenzia partecipata per la Provincia.
“Non è un percorso semplice – conclude Del Basso - ma se fossi amministratore provinciale proverei a razionalizzare l'esistente, con un piano finanziario credibile ed in un contesto normativo possibile. Sarebbe una sfida esaltante in grado di dimostrare, se vinta, che gli amministratori della Provincia hanno coraggio, passione civile e volontà di rappresentare una difficile transizione istituzionale interpretandola da protagonisti e non da commissari liquidatori".