“La città inclusiva è il luogo dove a chiunque è permesso partecipare produttivamente e positivamente alle opportunità che la città ha da offrire. Il nostro programma si ispira a questa definizione delle Nazioni Unite”. – a dichiararlo è il candidato sindaco Raffaele Del Vecchio, che aggiunge: “La nostra Città inclusiva è una Città che non dimentica nessuno. Oltre a qualificare i servizi pubblici garantiremo l’accesso ai servizi primari a tutte le fasce più deboli. Tra le emergenze vi è sicuramente il fenomeno di una nuova povertà dovuta alla crisi e con essa il fenomeno dell’esigenza abitativa. Da questo punto di vista è necessario impostare politiche tributarie di compensazione al fine di implementare una utilizzazione volontaria di immobili privati sfitti a canone agevolato complementare alla programmazione di edilizia residenziale pubblica. E’ fondamentale, inoltre, rifunzionalizzare immobili comunali ai fini residenziali: i cosiddetti “alloggi di passaggio per l’assegnazione temporanea” non soggetti a riscatto da assegnare a famiglie con problemi abitativi impellenti. La perdita della casa è un evento traumatico e una città che si definisce inclusiva e fruibile deve individuare soluzioni”.
“Per le categorie svantaggiate – aggiunge Raffaele Del Vecchio - applicheremo le clausole sociali previste dal nuovo codice degli appalti, il Dlgs n. 50 del 18 aprile 2016, per affidare alle cooperative la manutenzione del verde e degli altri servizi comunali ad alta intensità di manodopera. In questo modo raggiungeremo due obiettivi: manterremo il decoro della città e daremo lavoro a chi ne ha bisogno”. “Un’attenzione particolare la rivolgeremo ai giovani. Tra i diversi aspetti socio-economici, che caratterizzano il contesto territoriale di Benevento e della provincia, è da segnalare un’alta inoccupazione, soprattutto dei giovani e delle donne, con una difficoltà del tessuto imprenditoriale di fronteggiare la difficile crisi economica che sta attraversando il nostro Paese ma soprattutto il Mezzogiorno. Una delle politiche suggerite dalla maggior parte degli economisti è l’investimento in innovazione tecnologica, tramite il sostegno dei processi di nascita e sviluppo di imprese start-up condotte da giovani. Questo intervento, se ben calato sulle vocazioni territoriali, garantirebbe una crescita della competitività delle aziende endogene oltre a stimolare processi di auto-occupazione e auto-imprenditorialità che eviterebbero la fuga di talenti locali”. “La nascita di nuove imprese – conclude Raffaele Del Vecchio - è una opportunità per il Comune di Benevento. Significa sia occupazione e posti di lavoro per i giovani, sia un aumento della generazione di ricchezza per il tessuto economico del territorio. C’è però la necessità di individuare operativamente la volontà di fare impresa dei giovani sanniti, farla emergere e incentivare la costituzione di nuove realtà produttive e di servizio. Da questo punto di vista potenzieremo l’offerta locale degli spazi sociali innovativi di accelerazione/pre-incubazione di impresa, di incubazione di impresa e di trasferimento tecnologico. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale costruire una rete territoriale con l’Università del Sannio e il mondo delle imprese per creare un sistema di servizi qualificati: c’è bisogno di accompagnare le idee di impresa e le start-up”.